
Giuseppe Bonelli
Brescia, 19 agosto 2020 - È corsa contro il tempo per inserire circa 4.500 insegnanti nell’organico delle scuole bresciane. L’Ufficio scolastico provinciale è al lavoro per cercare di coprire tutti i posti vacanti nel minor tempo possibile. "Siamo ottimisti, per inizio ottobre dovremmo farcela", spiega il dirigente dell’Ufficio scolastico di Brescia Giuseppe Bonelli. I numeri dei docenti da assumere, sempre piuttosto alti nel Bresciano, quest’anno sono aumentati rispetto a quelli degli scorsi anni. "C’è una quantità di posti che dobbiamo coprire in modo abituale – ricorda Bonelli – per il turnover, che è incrementata per effetto di Quota 100. Ogni anno ci muoviamo su 1.200-1.500 assunzioni a tempo indeterminato e 2-3mila supplenti. A questo problema strutturale si devono aggiungere dai 200 ai 400 posti che dobbiamo coprire per effetto degli sdoppiamenti delle classi, in linea con le misure anti-Covid".
Nel complesso, il movimento sarà di circa 4.500 insegnanti, che, tuttavia, non è semplice reperire. Ci sono infatti ambiti, quale quello del sostegno, in cui mancano docenti specializzati. "In quel caso bisogna andare a cercare quelli non specializzati – sottolinea Bonelli – usando le graduatorie di chi si candida per posti non di sostegno". A complicare le operazioni, quest’anno, c’è il rifacimento delle graduatore del personale docente che, ogni tre anni, vengono aggiornate. "Questo comporterà ritardi inevitabili, perché poi si generano ricorsi e contenziosi, con strascichi di problemi", prosegue Bonelli. "Un altro tema è che nelle segreterie delle scuole non abbiamo personale sufficiente. Stiamo chiedendo uno sforzo alle segreterie, che non sono strutturalmente adeguate". Ad di là della partita complicata delle nomine, restano le incognite di un anno che si preannuncia complesso. "Ciascuna scuola si sta organizzando con le difficoltà che conosciamo. Ciascuno dovrà fare i conti con il quadro che si presenterà ai primi di settembre, che ancora non conosciamo. Mi pare, comunque, che per ora ci sia collaborazione da parte delle famiglie".
Quanto all’aspetto sanitario, dal 24 di agosto partiranno i test rapidi per tutto il personale della scuola. La platea potenziale è di 17mila persone tra docenti e personale Ata, ma i numeri potrebbero essere molto più contenuti visto che l’adesione sarà solo su base volontaria. In caso di esito positivo, sarà effettuato il tampone. Per ora non sono previsti ulteriori test nel corso dell’anno. Le scuole devono però identificare un locale per isolare studenti e personale nel caso in cui compaiano sintomi riconducibili al Covid, in attesa del rientro al domicilio. In presenza di un caso sarà poi avviato un monitoraggio per evitare che si accendano focolai.