
Un momento della protesta dei condomini di Sarezzo
Sarezzo (Brescia) - "Sono appena tornata dall’Ucraina, dove, con tutto il disastro che sta succedendo, alla povera gente danno comunque acqua e luce. Qui, dopo 20 anni in cui non ho ritardato un pagamento, mi ritrovo senza acqua. Non ho parole". Una testimonianza che ha spiazzato tutti quella di Ines, una dei 14 residenti del condominio di Sarezzo, rimasto senza acqua per una settimana. Ieri, attorno all’ora di pranzo, è stata riattaccata con la portata minima, dopo che i residenti hanno denunciato pubblicamente quanto avvenuto, col supporto dell’associazione Diritti per tutti, che ha incontrato anche la sindaca Donatella Ongaro e 3 assessori, all’oscuro della situazione.
A monte del distacco da parte di Asvt c’è una situazione debitoria che sarebbe riconducibile a precedenti inquilini (il debito più grosso sarebbe di uno dei 4 negozi al piano, contratto dalla precedente gestione). "Asvt ha richiesto il pagamento di arretrati a persone che sono subentrate, alcune anche dopo aver acquistato gli appartamenti all’asta. E’ stato messo come vincolo per l’allacciamento il pagamento dei debiti e diverse persone hanno pagato", spiega Francesco Catalano. Il vero nodo, però, sembrerebbe la richiesta del gestore di intestare il contatore ad un condomino, perché, in base alle indicazioni di Arera, Asvt non può svolgere l’attività di lettura e ripartizione dei consumi (attività di libero mercato). Una responsabilità che, in assenza di amministratore, nessuno si vuole assumere. Asvt spiega che la procedura di sollecito al pagamento è iniziata a dicembre 2021 e che a fine ottobre Isupe (società che si occupa di rilevare i consumi al contatore) ha provveduto a concordare un piano di rientro per l’insoluto. Tra i condomini c’è chi parla di ingiustizia, promettendo un’azione legale.