MILLA PRANDELLI
Cronaca

Rezzato, sgominata banda che sfruttava prostitute: il capo era una donna

Operazione dei carabinieri, contestato anche lo spaccio di droga

Prostitute

Rezzato (Brescia), 4 giugno 2020 - I carabinieri di Reggio Emilia, in collaborazione con quelli di Brescia, hanno sgominato una banda di origine albanese che faceva prostituire donne romene e italiane, alcune delle quali residenti in provincia di Brescia. Tra i fermati ci sono degli stranieri che hanno casa nell’hinterland della Leonessa d’Italia. In cella è finita una 35enne albanese residente a Rezzato.

Ritenuta il capo della banda dedita allo sfruttamento della prostituzione era colei che portava le lucciole al lavoro in Emilia accodandosi ad auto che entravano in Autostrada col telepass per non pagare il pedaggio (di qui il nome dell’operazione). Sono stati arrestati anche la 38enne romena I.  P., 38 anni, anche lei di Rezzato e un albanese di 27 anni, E. O. , senza fissa dimora ma rintracciato in provincia di Brescia. Una quarta persona è in cella e sono state denunciate. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione e, in concorso tra loro e nell’unità del disegno criminoso, di una serie di singoli reati della stessa indole pluriaggravati dalla commissione verso una pluralità di soggetti e talvolta verso congiunti, nonché di innumerevoli reati concernenti lo spaccio e la cessione di sostanze stupefacenti, perpetrati nell’ambito delle attività di gestione e controllo del meretricio nella città di Reggio Emilia, in favore di prostitute e clienti.

L’operazione Telepass, che ha visto la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Brescia che si sono occupati dei fermi, è lunga e articolata. Si ritiene abbia risvolti anche in altri settori della criminalità, oltre che in quello della prostituzione.