
La maggior parte dei minori non accompagnati arriva dall'Egitto
Brescia, 8 agosto 2025 – Risorse non sufficienti per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati: il Governo taglia i contributi ai Comuni. A denunciarlo è la rete di 23 organizzazioni che si occupano di diritti dei Msna in linea con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (tra cui Save the Children, Caritas, Cnca, Terre des hommes, Tutori in rete), che hanno rilanciato nelle scorse ore l’allarme dell’Anci, associazione nazionale dei comuni italiani.
La circolare del Viminale
Cosa è successo? A giugno, il Ministero dell’Interno ha diffuso la circolare 23.156 con cui ha comunicato che, poiché “le richieste di accesso al contributo sono risultate di gran lunga superiori rispetto alle risorse disponibili”, dal primo trimestre 2025 (quindi retroattivamente) la disponibilità annuale del Fondo verrà suddivisa in quattro tranche trimestrali, con erogazioni fino ad esaurimento delle risorse e proporzionali alle richieste formulate. “A Brescia – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Marco Fenaroli – fino ad ora abbiamo sempre avuto il rimborso del 100%. Non è così sempre dappertutto, ma ora si rischia effettivamente di vedersi addossati questi costi, da un Governo che non sta gestendo affatto la questione”.

“È un’emergenza”
I numeri non sono da emergenza, ma il problema è che i flussi sono concentrati tutti su pochi Comuni, soprattutto i capoluoghi. A Brescia il 95% di Msna sono egiziani, un 5% arriva invece dalla Tunisia, con situazioni diverse e disparate. I posti sono 300, non sufficienti per tutti, per cui gli uffici si trovano spesso a gestire l’invio anche in altri Comuni sul territorio nazionale. “A giugno abbiamo scritto al Ministero con gli assessori ai Servizi sociali di tutti i capoluoghi lombardi, per la questione fondi – ricorda Fenaroli -. Non ci è arrivata risposta. Siamo davanti a una non gestione da parte del Governo, che scarica tutto sui Comuni”.
La percentuale di copertura
La stima è che sarebbe assicurata in media una copertura solo del 35%: tutto il resto (e si parla di milioni) sarebbe a carico degli enti locali, nonostante il decreto legislativo 142/2015 dica che l’accoglienza dei Msna non deve comportare alcuna spesa per i Comuni. “In vista del prossimo Disegno di Legge Bilancio, il Governo preveda adeguati fondi”, è l’appello delle 23 organizzazioni.