Insulti, schiaffi e pugni ai disabili: a processo cinque ex operatori della residenza Seppilli

Brescia, sono stati rinviati a giudizio dopo la scoperta di presunti maltrattamenti ai danni degli ospiti della struttura pubblica

Sotto inchiesta la Giuseppe Seppilli

Sotto inchiesta la Giuseppe Seppilli

Brescia – Sono stati rinviati a giudizio, il processo inizierà il 6 giugno. Si è conclusa così ieri l’udienza preliminare per i presunti maltrattamenti perpetrati da cinque operatori sociosanitari ai danni degli ospiti della Giuseppe Seppilli, unica residenza pubblica per disabili a Brescia.

Gli imputati sono cinque: Emilio Avitabile, 60enne; Mario Barba, 55 anni; Felice Lucania, 29 anni; Roberto Valenza, 31enne; Anna De Cicco, 58 anni. Stando alla pm Lisa Saccaro per mesi si sarebbero accaniti contro nove pazienti di varie età, persino una 92enne, con insulti, violenze, ritorsioni e minacce. In aula si è registrata la costituzione di sette parti civili, e uno dei legali delle persone offese – l’avvocato Luigi Becheri – ha chiesto la citazione in qualità di responsabile civile dell’ospedale Civile, di cui la struttura è diretta emanazione: richiesta accolta.

La vicenda, sfociata nell’allontanamento dalla Seppilli degli addetti, sottoposti al divieto di avvicinamento ai pazienti, era venuta a galla nella primavera 2023 per una segnalazione ai carabinieri del Nas da parte della direzione Asst. Nella residenza, 40 pazienti anche psichiatrici e una trentina di operatori, qualcosa non tornava. Un’ospite con un ritardo mentale, incapace di muoversi se non in carrozzina, fu trovata con profonde ferite alla testa. Altri pazienti lamentavano di venire picchiati.

Le telecamere degli inquirenti svelarono una routine di insulti, tirate di capelli, pizzicotti, schiaffi, pugni. E poi minacce di morte, umiliazioni, testate contro le porte, trattamenti ritorsivi con acqua gelata. Sono 80 gli episodi contestati. Le difese avevano chiesto i proscioglimenti. Il gup Alessandra Sabatucci ha deciso invece di rinviare a giudizio, fissando un’udienza interlocutoria il 12 aprile per incaricare un perito della trascrizione delle intercettazioni.