Castelcovati, due studenti minorenni rapinano una gioielleria per… bullismo

I due ragazzini hanno architettato l’assalto, poi fallito, per fare i gradassi: arrestati

I due ragazzini sono stati arrestati dai carabinieri

I due ragazzini sono stati arrestati dai carabinieri

Brescia – Compagni di classe che per fare i gradassi architettano una rapina a una gioielleria. È il retroscena - inquietante - scoperto dai carabinieri della compagnia di Chiari indagando sul tentato assalto a mano armata dello scorso 10 dicembre nel negozio di Angelo Delera, nel centro di Castelcovati, e naufragato solo per la pronta reazione del titolare, al quale comunque non sono state risparmiate un bel po’ di martellate in testa. Scandagliati tabulati, telecamere e testimonianze, i militari e la procura dei minori hanno individuato i presunti autori: appunto due studenti, uno di 16 anni, l’altro di 14, finiti in manette nelle scorse ore in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale dei minorenni.

Il più grande, originario della Romania e di casa a Nave, è ritenuto il rapinatore entrato in azione materialmente ed è in carcere. Il compagno, di Castelcovati, avrebbe invece contribuito a individuare l’obiettivo, e poi sarebbe rimasto all’esterno della gioielleria, in via Capitanio, a fare da ‘palo’.

L’indagine ha permesso di scoprire che la rapina era stata organizzata di proposito di sabato perché gli studenti, che frequentano un istituto superiore a Brescia, non avevano lezioni a scuola. E volevano attuare un gesto da ‘bulli’. Alle 10,30 il sedicenne ha fatto irruzione, volto coperto, martelletto frangivetro (rubato su un bus in precedenza) puntato all’indirizzo del 53enne commerciante, nel mirino. Non nuovo alle rapine, calma e sangue freddo a disposizione, Angelo Delera però non ha ceduto alle richieste di consegnare gioielli e preziosi. E il bandito, perso il controllo della situazione, gli ha sferrato alcune martellate in testa, provocandogli un trauma cranico. Per garantirsi la fuga, a mani vuote, avrebbe poi preso a pugni e scaraventato a terra un amico del gioielliere, arrivato in negozio per aiutarlo. Ma non è tutto. Al vaglio c’è la posizione di altri due amici, poco più di ventenni, sospettati di avere agevolato il piano dando un passaggio al sedicenne quella mattina da Nave a Castelcovati.