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Altri duecento profughi in arrivo a Brescia. Bordonali: "Sindaci, dite no alla prefettura"

Intanto sta facendo scalpore il caso di Salvatore Brosco, che ha “occupato” una stanza dell’hotel Alpino di Sulzano e che non ha nessuna intenzione di pagare. «Il conto spetterà - dice - alla prefettura e all’Europa» di Milla Prandelli

Salvatore Brosco in compagnia degli immigrati ospiti dell’hotel Alpino

Sulzano (Brescia), 6 agosto 2015 - Duecento nuovi richiedenti asilo politico bisognosi di alloggio e sostentamento sono in procinto di arrivare a Brescia. Spetterà alla prefettura trovare loro sistemazione in albergo o tramite cooperative sparse in tutto il territorio provinciale. Immediata la reazione dell’assessore regionale alla sicurezza Simona Bordonali, che ha ribadito il proprio no all’arrivo di altri extracomunitari, adducendo anche il fatto che sono molti gli italiani bisognosi di un aiuto che non arriva. «Mentre un ex magazziniere di Gussago è costretto a vivere in auto e un uomo di 47 anni con cinque figli a Sulzano è costretto a occupare la stanza di un hotel per sopravvivere, la prefettura è già pronta a trovare sistemazione ad altri 200 immigrati - dice Bordonali -. Siamo al fianco dei sindaci che in queste settimane hanno negato la disponibilità a ospitare e invitiamo tutti i sindaci della provincia a seguire l’esempio». L’assessore Bordonali si è anche fermamente opposta all’ipotesi di allestire tendopoli per sopperire alla mancanza di spazi per l’accoglienza. «La provincia di Brescia ospita già più di mille richiedenti asilo, che ci costano oltre 13 milioni all’anno. Persone che in 8 casi su 10 sono poi identificate come clandestini». 

Intanto sta facendo scalpore il caso di Salvatore Brosco, che ha “occupato” una stanza dell’hotel Alpino di Sulzano (VIDEO) e che non ha nessuna intenzione di pagare. «Il conto spetterà - dice - alla prefettura e all’Europa». Brosco, che ha fatto amicizia con i giovani stranieri alloggiati nell’albergo e che secondo lui «meritano di essere aiutati come però lo meritano anche tanti italiani che muoiono di fame», ieri ha pubblicato un video sulla pagina Facebook di un sostenitore poi ripreso in anteprima sulla testata online de Il Giorno, in cui parla della sua disperazione e in cui chiede alla popolazione e ai politici, specie a Matteo Salvini e a Beppe Grillo, di aiutarlo. Salvatore Brosco ha rimarcato che «non lo faccio solo per me stesso ma anche per chi vive le mie difficoltà». Ha detto anche di essere pronto a un gesto estremo. Lui e alcuni cittadini di Brescia, Sulzano e limitrofi, sabato e domenica faranno un presidio in via Dei Molini a cui hanno invitato «tutti gli italiani che non ce la fanno più». Ieri mattina il “richiedente asilo italiano” è stato controllato dai carabinieri.