
Salvatore Brosco
Sulzano, 5 agosto 2015 - "Chiedo ai politici e ai cittadini di venire qui e sostenere la mia battaglia, dall'albergo Alpino non mi muovo: ci metto la faccia". Il giorno dopo aver occupato una stanza dell'hotel a Sulzano Salvatore Brosco lancia il suo appello. "Ribelliamoci insieme": come il nome del comitato che aveva fondato e che ora lo sostiene. Un movimento nato sull'onda della protesta dei Forconi e dal quale poi è fuoriuscito. Ora però gli ex compagni di protesta lo sostengono e pubblicano alcuni video su Facebook in cui Brosco racconta la sua storia. Padre di cinque figli e sposato, spiega di essere disoccupato da tre anni. Brosco non è nuovo a iniziative simili. In passato aveva mangiato una scheda elettorale, in occasione del voto nel maggio 2014. "Non mi sento rappresentato dai partiti", aveva spiegato. In seguito si era incatenato davanti al tribunale per protestare contro una misura di sorveglianza speciale. Ora, l'ennesima plateale iniziativa: "Di qui non mi muovo: sono italiano e sto cercando di salvare la mia dignità e di non pensare a gesti estremi". Intanto il gruppo di sostegno annuncia di voler organizzare un presidio di protesta per sabato e domenica.