L’omicidio nautico sarà legge, il 20 settembre l’ok definitivo nel nome di Chiara Nedrotti e Umberto Garzella

Grazie a questa norma le pene applicate potranno arrivare fino a diciotto anni di reclusione in caso di omicidio nautico plurimo, come quello commesso il 19 giugno 2021 sul lago di Garda

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella

Milano, 18 settembre 2023 – L’omicidio nautico sarà legge, finalmente. 

“Mercoledì (il 20 settembre ndr) la Camera dei deputati potrà finalmente approvare in via definitiva la legge che equipara, dal punto di vista sanzionatorio, l'omicidio e le lesioni personali nautiche all'omicidio e alle lesioni personali stradali”, ha detto in aula alla Camera, Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d'Italia e relatore della proposta di legge che introduce i reati di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche.

 E ha aggiunto: “Grazie a questa norma le pene applicate potranno arrivare fino a diciotto anni di reclusione in caso di omicidio nautico plurimo, come quello commesso il 19 giugno 2021 sul lago di Garda quando un motoscafo, condotto da due tedeschi sotto l'effetto dell'alcool, travolse e uccise Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, di venticinque e trentasei anni”. La legge potrebbe portare proprio il nome delle due vittime.

Ma in quell’estate non fu l’unico episodio: il 25 giugno 2021, sul lago di Como, “un altro potente motoscafo, guidato da una giovane turista belga, travolse una barca ferma su cui si trovavano tre ragazzi, strappando per sempre all'affetto della sua famiglia il ventiduenne Luca Fusi, universitario della Bocconi. La legge, voluta dal senatore Balboni di Fratelli d'Italia, ha lo scopo di fungere da deterrente perché fatti del genere non accadano più”.

E ancora: “Visto il continuo e positivo sviluppo della nautica e della cantieristica, le istituzioni hanno il dovere di diffondere tra gli appassionati la cultura della navigazione sicura e rispettosa delle regole fondamentali di prudenza”. “Sono cresciuto a Luino, sul lago Maggiore, e fin da piccolo sono andato in barca a vela. Il mondo delle barche è unico e speciale. Il modo migliore di amarle è però quello di condurle con saggezza nel rispetto del prossimo e dell'ambiente”, ha concluso Pellicini.

Per arrivare alla legge, gli amici di Greta e Umberto hanno lanciato una petizione sulla piattaforma change.org: più di centomila persone l’hanno sottoscritta. Oltre alle famiglie di Greta e Umberto, che dal canto loro hanno iniziato a raccogliere denaro per donare un sottomarino a comando remoto (Rov) ai volontari del Garda, sono state le istituzioni bresciane ad affiancare i promotori, mettendosi in prima linea perché la normativa si adegui e per chiedere controlli h24 sui laghi bresciani da parte delle forze dell’ordine. Di giorno, specie d’estate, le acque sono presidiate da motovedette e volontari, ma difficilmente accade la notte, se non in occasione di eventi.

Il via libera definitivo alla nuova norma dovrebbe dunque arrivare prima del 20 ottobre, quando si aprirà il processo di secondo grado a Patrick Kassen, il manager tedesco alla guida del motoscafo Riva, e a Christian Teismann, proprietario del natante, condannati in primo grado rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e 2 anni e 11 mesi.