Meno cassa integrazione. Soffre ancora l’edilizia

Con il comparto agricolo ha aumentato le richieste

Meno cassa integrazione. Soffre ancora l’edilizia

Meno cassa integrazione. Soffre ancora l’edilizia

Cassa integrazione in calo in Lombardia per il 2023, in controtendenza col dato nazionale che vede un aumento del 2022, seppur alcuni settori sono più in sofferenza. Il quadro aggiornato dall’Inps al 31 dicembre 2023 rileva che, a livello regionale, le ore autorizzate sono state 78.329.397, rispetto alle 83.265.050 del 2022; cresce la cassa ordinaria, in calo straordinaria e cassa in deroga. Tuttavia, il volume di ore autorizzate resta ampiamente sopra il livello pre-Covid: il 2019 si era chiuso con poco più di 41mila ore. Entrando nel dettaglio dei settori, soffre l’edilizia, con un aumento da 1,3 milioni del 2022 ad 1,7 milioni di ore autorizzate nell’anno appena concluso. Anche le attività connesse all’agricoltura vedono un balzo da 10mila ore del 2022 a 707mila ore autorizzate nel 2023.

Nel Bresciano, preoccupa l’andamento di un settore di punta come quello metalmeccanico. Secondo quanto rilevato dall’Ufficio studi di Confindustria Brescia, la debole dinamica produttiva riscontrata nel 2023 ha, infatti, contribuito all’incremento del ricorso alla cassa integrazione, con un aumento del 47% delle ore autorizzate (+159% rispetto al 2019). "Il nostro comparto – commenta Gabriella Pasotti (nella foto), presidente del settore Meccanica e Meccatronica di Confindustria Brescia – ha segnato un calo di volumi importante, dovuto alle tensioni geopolitiche, a un generale calo della competitività e al rallentamento dell’export, con una conseguente e importante riduzione delle marginalità. Ci addentriamo ora in un 2024 segnato dall’incertezza, con una bassa visibilità dei portafogl. Quello che preoccupa è la difficoltà nel pianificare investimenti senza un sistema di progettualità nazionale, non solo nel medio periodo ma anche nel breve". Federica Pacella