
I lupi monitorati dal Parco nazionale dello Stelvio Lombardia
Passo del Tonale (Brescia) – Gli ultimi tre cuccioli del branco di lupi del Tonale, figli di Ragnar e Lupa, scomparsa recentemente dall’Alta Val Camonica dove non ci sono più tracce di lei, sono nati tra maggio e giugno e sono stati ritratti dalle foto-trappole del Parco Nazionale dello Stelvio Lombardia. Negli scatti paiono godere di ottima salute e essere nel pieno delle loro forze di esemplari novelli, che una volta adulti sceglieranno se rimanere in Tonale col resto della famiglia o disperdersi e raggiungere altre zone. Secondo gli esperti del parco dello Stelvio Lombardia, attualmente in circa 600 chilometri quadrati, situati tra Val Camonica e Valtellina, vivono 20 lupi. Oltre ai tre cuccioli, due lupi del branco di Fuorn in Svizzera avrebbero scelto di risiedere in Valfurva, dove si contano quattro esemplari. Altri nove compongono il branco del Tonale e nove quello della Valgrande, che si sposta tra Valcamonica e Valtellina tramite il passo del Mortirolo. Del branco del Fuorn in Svizzera restano cinque canidi, in movimento anche in Val di Cancano. Gli altri sono stati uccisi, come la legge elvetica consente.

In Valcamonica e Valtellina i lupi sono tornati tra il 2019 e il 2022. A monitorali è l’Ente Parco dello Stelvio Lombardia, con i suoi esperti tra cui Elisa Icona, tecnico zootecnico faunistico con master in divulgazione e comunicazione della natura. Lei e altri giovani esperti, coordinati dal direttore Franco Claretti, si preoccupano di gestire una serie di fototrappole che immortalano i lupi ma anche di raccogliere campioni per il riconoscimento del Dna degli animali.
"Il Parco continua il monitoraggio del lupo e le attività non si fermano mai – dice Claretti –. I due branchi presenti nel territorio camuno sono monitorati e stiamo aspettando che i cuccioli nati nel 2024 vadano in dispersione; nel territorio valtellinese, non avendo un branco stabile con riproduzioni accertate, la situazione è in continuo mutamento ma seguita dai ricercatori di settimana in settimana. Il monitoraggio è indispensabile per conoscere la distribuzione della specie, così da informare e dare supporto tecnico a chi vive e frequenta la montagna".
Secondo gli studiosi del progetto Life Wolf Alps Eu, tra il 2023 e il 2024 il lupo è risultato presente su 60.600 chilometri quadrati di regioni alpine, in tutto il nord Italia. L’espansione ha interessato anche porzioni di pianura più periferiche in Piemonte.