
Il sindaco di Montichiari Marco Togni
Montichiari (Brescia) - Legionella nei rubinetti di tre edifici scolastici di Montichiari. Lo hanno rilevato le analisi, fatte nell’ambito del programma contro la legionella che le amministrazioni della Bassa bresciana hanno avviato dal 2019, dopo l’epidemia del 2018 che colpì un migliaio di persone con una decina di morti tra i Comuni lungo l’asta del Chiese. "Con la chiusura delle scuole a giugno e per il mancato utilizzo delle utenze di acqua, è probabile che si sviluppi la legionella", spiega il sindaco di Montichiari Marco Togni. E in effetti, le analisi hanno dato riscontro positivo all’asilo Marcolini, nella palestra Novagli e nei servizi igienici scuola Falcone. Nessuna positività negli altri plessi scolastici e impianti sportivi.
Togni assicura che la ditta incaricata sta già intervenendo per effettuare i trattamenti di choc termico e chimici necessari a ristabilire la situazione di normalità e successivamente verranno effettuati nuovamente i campionamenti che, dopo la cultura di circa 15 giorni, daranno i risultati. Per questo, per lunedì 5 settembre, con l’apertura degli asili, è stato quindi deciso di portare delle taniche di acqua per il lavaggio delle mani presso l’asilo Marcolini, mentre per l’utilizzo dei servizi igienici non ci sono problemi.
«Oltre ai trattamenti, abbiamo anche deciso di installare dei particolari impianti dosatori di disinfettante negli impianti sanitari (caldaia, accumulatore, tubazioni) per prevenire il problema in futuro. Vorrei tranquillizzare eventuali allarmismi: la legionella – precisa Togni – è un batterio presente sulla terra da prima della comparsa dell’uomo. In tutti gli anni passati con tutta probabilità negli impianti scolastici c’è sempre stato solo che non lo si è mai cercato. Dal 2019, come detto, ogni anno alla riapertura delle scuole e degli impianti sportivi, facciamo tutte le analisi e tutti i trattamenti necessari".