MILLA PRANDELLI
Cronaca

Le scuole fanno rete contro il bullismo

Scuole in prima linea contro bullismo e cyberbullismo: 48 di loro si sono unite nella rete Cyberdefenders - Scuole Connesse,...

Scuole in prima linea contro bullismo e cyberbullismo: 48 di loro si sono unite nella rete Cyberdefenders - Scuole Connesse, che si occupa di questo problema, che si sta diffondendo anche tra i più piccoli, a partire dalla scuola primaria, tanto che il 77,5% degli insegnanti bresciani ha avuto esperienza con almeno un episodio di bullismo. A guidare Cyberdefenders è l’Istituto comprensivo Montalcini di Iseo diretto dalla professoressa Chiara Emilguerri. Il primo evento, che servirà a presentare l’iniziativa, è il convegno Con-Nessi in programma il 22 maggio dalle 15.30 alle 18 all’Istituto Antonietti. Presenzieranno, tra gli altri, il prefetto Andrea Polichetti, il questore Eugenio Spina e il vicepresidente della Regione Emilio Del Bono con il dirigente dell’Ust Brescia Filomena Bianco. Si parlerà di disagio giovanile nelle scuole di Brescia tra bullismo, cyberbullismo e nuove sfide educative, dell’emergenza territoriale e di esperienze e azioni dentro e fuori dalle scuole. Saranno presentati i risultati di un’indagine tramite questionario a cui hanno risposto 1.538 docenti, il 60% della scuola secondaria e il 40% della primaria. Negli ultimi cinque anni, il 75% dei docenti ha ricevuto specifica formazione su bullismo/cyberbullismo e ritiene di possedere un’adeguata conoscenza degli indicatori per intercettare il disagio. La formazione destinata ai genitori ha coinvolto il 69% delle scuole.

"Dai dati relativi alla rilevazione di bullismo e cyberbulllismo nelle nostre aule emerge che per il 77,5% dei docenti del primo e del secondo ciclo l’intervento educativo si è reso necessario con significativa frequenza per contenere episodi di bullismo – spiega la coordinatrice di progetto Chiara Emilguerri – in modo particolare nella secondaria di primo grado, mentre più sfuggente risulta il fenomeno del cyberbullismo, osservato dal 51% dei docenti, con interventi educativi agiti in particolare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Emerge la richiesta di potenziare ogni canale di confronto possibile per un’azione sinergica".Milla Prandelli