
La testa quattrocentesca che sta comparendo sulla facciata di Palazzo Baga a Lavenone
Brescia, 10 maggio 2025 – È proprio il caso di dire che la fortuna aiuta gli audaci. Lavenone, un piccolo paese ai confini della provincia di Brescia con poco più di cinquecento abitanti, che comunque ha deciso di valorizzare il suo territorio e la sua identità.
Si è partiti da un importante progetto di rigenerazione urbana dedicato a Palazzo Baga, un immobile signorile nel cuore del centro storico e che viene fatto risalire al 1400. Durante le campionature esterne eseguite sulla facciata principale sono emerse tracce di un affresco quattrocentesco che può essere considerato un autentico tesoro della storia dell’arte, come spiega il restauratore bresciano Leonardo Gatti, che con il suo staff sta portando avanti l’intervento che ha preso contorni sempre più definiti e di indubbio pregio, risalente alla fine del 1400, che va ad aggiungersi ad altre tracce ornamentali già recuperate e messe in sicurezza. La scoperta, sotto l’intonaco chiaro di circa un centimetro che ricopre buona parte della facciata, ci consente di pensare che ci troviamo davanti al più importante e antico ritrovamento in Valsabbia dell’ultimo secolo”.

Il sindaco
Un intervento che ora proseguirà di concerto con la Soprintendenza di Brescia e che ha preso spunto da un “disegno” fortemente voluto dal sindaco Franco Delfaccio: “Sin dal 2021 abbiamo deciso di animare e vivificare il centro storico del nostro paese. Abbiamo così iniziato il recupero di un edificio storico del centro del nostro territorio come Palazzo Baga e la nostra idea è quella di mettere a disposizione delle coppie o di chi ha un immobile a Lavenone e vuole rimanere a vivere nel nostro paese un appartamento in comodato d’uso gratuito per il tempo necessario alla risistemazione dell’immobile di proprietà".
“I vantaggi di questa opportunità sono evidenti e vanno da quelli per la nostra comunità – continua il sindaco – che può usufruire di una valida alternativa allo spopolamento del territorio, a quelli per le persone interessate, che possono procedere nel recupero del proprio edificio senza dover fare i conti per pagare l’affitto dell’appartamento sostitutivo durante lo svolgimento dei lavori e che, in ogni caso, in futuro rimarranno a vivere a Lavenone.
Il finanziamento
Certo, non bastano le semplici idee, ma per ricevere l’appartamento in comodato d’uso gratuito bisogna presentare il progetto di recupero del proprio edificio. A livello operativo, possiamo effettuare la ristrutturazione grazie ai 500mila euro di finanziamento della Regione Lombardia che siamo riusciti ad ottenere per il nostro progetto di rigenerazione urbana.
La somma rimanente per completare l’intervento, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 280.000 euro, verrà reperita utilizzando fondi del nostro Comune. Una volta terminata l’opera, potremo avere non solo i quattro appartamenti da mettere a disposizione per il progetto di comodato d’uso gratuito, ma anche un ampio locale a piano terra che verrà assegnato, sempre con la stessa formula, quale possibile ufficio, con due stanzette e una sala grande con quattro postazioni per le riunioni”.