REDAZIONE BRESCIA

La storia di Rasel bengalese migrante a causa del clima

Rasel, giovane migrante dal Bangladesh, trova nuova speranza a Brescia grazie ai progetti di integrazione. Lotta contro i cambiamenti climatici e la mancanza di riconoscimento come rifugiato climatico. Scambio giovanile tra Italia e Bosnia promosso per favorire la cooperazione tra i due Paesi.

La storia di Rasel bengalese migrante a causa del clima

Dal Bangladesh è arrivato due anni fa, a 22 anni. Nel suo Paese, racconta, i fiumi “mangiano” la terra, cancellano villaggi e speranze. Rasel è uno dei beneficiari presenti nei progetti Sai (Sistema accoglienza e integrazione) gestiti da Adl a Zavidovici, che a Brescia ha trovato l’opportunità di ricostruirsi una vita, un futuro, messo a repentaglio nel suo Paese dai cambiamenti climatici, che costringono migliaia di persone a spostarsi, o verso le città del Bangladesh, dove però finiscono nelle periferie più povere, oppure in Europa, anche se ancora non è riconosciuto lo status di rifugiato climatico. L’incontro con Rasel è stato uno dei momenti vissuti dai quindici ragazzi e ragazze che stanno partecipando allo scambio giovanile tra Italia e Bosnia a Roncadelle, promossa da Adl a Zavidovici di Brescia con la collaborazione dell’associazione Starni Vari, della controparte bosniaca di Adl e l’oratorio San Luigi di Roncadelle.

"Adl – ricorda Cecilia Spassini, operatrice legale dell’associazione nata nel 1996 sulla base del coordinamento bresciano iniziative di solidarietà costituitosi all’epoca della guerra in Bosnia Erzegovina – ha mantenuto questo legame con la Bosnia. Una delle principali attività di cooperazione è proprio lo scambio giovanile culturale tra bosniaci e italiani. Ci sono forti differenze tra i due Paesi, ma ci sono anche aspetti molto simili, come la forte emigrazione giovanile".

Federica Pacella