
La fienagione in montagna s’avvicina Se non pioverà, mucche a digiuno
Se gli agricoltori di pianura sono preoccupati per la prossima stagione irrigua, vista la scarsità di riserve idriche, in montagna si stanno già facendo i conti con la carenza di precipitazioni. Lo sa bene Ermes Chiarolini (nella foto), titolare di un’azienda agricola a Darfo Boario Terme nonché referente per gli agricoltori di montagna di Confagricoltura Brescia.
"Noi siamo già ora in sofferenza perché non abbiamo canali irrigui, quindi dobbiamo aspettare l’acqua piovana. Negli anni passati avevamo i famosi temporali di montagna, ma ormai le precipitazioni arrivano con sempre minore frequenza". Le conseguenze sono già tangibili. "A breve dobbiamo fare la prima fienagione, se non piove sarà molto ridotta. Lo scorso anno la mancanza di acqua ha portato molti a non fare il secondo taglio e ha ridotto il terzo, che già di per sé non è mai abbondante. Ci sono aziende già in forti difficoltà, anche perché la redditività dell’agricoltura di montagna è inferiore rispetto a quella di pianura".
La siccità preoccupa anche per i pascoli estivi: lo scorso anno anche in quota non c’era abbastanza cibo per le mucche, tanto che dalla montagna si rincorrevano telefonate verso la bassa pianura per cercare trinciato e fieno. "Vediamo in sofferenza anche i boschi – conclude Chiarolini – Oltre al bostrico e al cinipide del castagno, vediamo piante del tutto seccate per la carenza di acqua".
F.P.