È iniziata presto la giornata di sciopero generale in provincia di Varese. L’iniziativa promossa da Cgil e Uil ha preso il via con un volantinaggio nelle stazioni, a partire dall’alba. Dalle 6.30 fino alle 9 i sindacati erano presenti negli scali ferroviari di Saronno, Busto, Tradate e Gallarate. Nel resto della mattinata l’attività d’informazione alla cittadinanza si è spostata nei centri: a Busto Arsizio in piazza San Giovanni e a Gallarate in piazza della Libertà. Nel pomeriggio la mobilitazione ha coinvolto Varese con un presidio in piazza Monte Grappa.
Tre i temi al centro dello sciopero: al primo posto la sicurezza sul lavoro. Il coordinatore territoriale della Uil Antonio Massafra si è soffermato sui dati del 2023 dell’Ispettorato del Lavoro di Varese, da tempo sotto organico. "Ci sono solo una decina di ispettori: in un anno in una provincia con 380mila addetti e più di 50mila aziende è stato possibile fare solo 441 ispezioni. In 311 sono state riscontrate irregolarità, cioè nel 70% dei casi". Altri due temi al centro della mobilitazione, la riforma fiscale e un nuovo modello sociale e di fare impresa. "Il Governo non sta abbassando le tasse come aveva detto in campagna elettorale, non è riuscito neanche a tassare gli extraprofitti", ha detto la segretaria generale della Cgil Varese Stefania Filetti.
Lorenzo Crespi