
Il pullman coinvolto nell'incidente sulla A21 (Fotolive)
Corte dei frati (Cremona), 4 aprile 2017 - Due dirigenti dell'Autostrada Brescia-Padova sono indagati per il tragico incidente del pullman ungherese, all'altezza di Corte dei Frati (nella zona a confine tra Cremona e Brescia), che la notte del 20 gennaio scorso è costato la vita a 17 persone, tra i quali 16 studenti tra i 14 e i 18 anni. Una diciassettesima persona è morta dopo settimane di agonia in Ungheria.
Il responsabile dell'Area esercizio autostradale della Brescia-Padova e il responsabile della manutenzione del tratto sono stati iscritti sul registro degli indagati: l'ipotesi di accusa della Procura scaligera è omicidio colposo plurimo. Secondo l' vvocato Fabio Pinelli, il legale che assiste i due dirigenti, come riferiscono i quotidiani locali, si tratta di un atto dovuto per consentire alla magistratura di avere accesso a tutta la documentazione che riguarda il guard-rail dove è andato a schiantarsi il bus, che poi ha finito la sua corsa contro un pilone del cavalcavia nei pressi del casello di Verona Est, sulla carreggiata in direzione Venezia. L'autista del pullman, tutt'ora ricoverato all'ospedale di Budapest, è accusato di omicidio stradale plurimo. Per il legale che assiste i due dirigenti della società autostradale tutte le verifiche e i sopralluoghi hanno confermato che il guard-rail è a norma.