Sostegno ai pazienti e ai loro caregiver. È l’obiettivo del Caffè Alzheimer, promosso dalla cooperativa La Rondine in collaborazione con il Comune e il centro sociale Aurora. È attivo a Lonato da otto anni negli spazi del centro Aurora, tutti i giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Il progetto si rivolge alle persone affette da Alzheimer e ai loro familiari, che possono incontrarsi e scambiare esperienze con il supporto di esperti, educatori e volontari. "Come medico, credo sia fondamentale offrire questi servizi sul territorio, gratuiti per le famiglie – spiega il sindaco Roberto Tardani –. Il nostro obiettivo come amministrazione deve essere fornire supporto ai cittadini. Sapere di offrire a molti la possibilità di trovare conforto in uno spazio sicuro, è segno che la direzione intrapresa è giusta".
Dopo un primo momento di accoglienza e condivisione, i partecipanti vengono suddivisi in due gruppi: i caregiver si spostano in una stanza con uno psicologo; i lor cari restano con l’educatrice. Questo distacco temporaneo fa sì che, da un lato, i caregiver abbiano la possibilità di concentrarsi sui propri bisogni, creando una rete che possa proseguire al di là degli incontri; dall’altro, che le persone affette dalla malattia riescano a ritagliarsi il proprio spazio per sentirsi più autonomi, socializzare, stimolare le capacità cognitive e motorie, nonché abilità relazionali spesso deteriorate.
Secondo il report eseguito dalla cooperativa La Rondine, relativo al 2024, i nuclei familiari partecipanti sono stati 10, di cui 6 provenienti da Lonato e gli altri da Comuni limitrofi. "L’Alzheiporta progressivamente a un decadimento cognitivo – commenta l’assessore ai Servizi sociali, Nicola Bianchi – e porta con sé ripercussioni devastanti anche a carico delle famiglie".
Milla Prandelli