
"I danni superano i benefici Famiglie e Paese in difficoltà"
"I danni iniziano a essere superiori ai rimedi". L’Europa presenta l’aumento del costo del denaro come l’unica strada possibile da percorrere per rallentare l’inflazione. Ma Luca Mocarelli (nella foto), professore di storia economica all’Università di Milano-Bicocca, ha più di un dubbio.
Cosa non la convince di questa tesi?
"Il continuo rialzo dei tassi di interesse adottati dalla Banca centrali europea ha una ragione politica. La Germania è terrorizzata dall’inflazione per aver vissuto l’iperinflazione della Repubblica di Weimar del 1923: è un’eredità storica che condiziona le scelte". C’è un’alternativa all’aumento dei tassi?
"Se l’inflazione che stiamo vivendo da oltre un anno avesse origini strutturali, il rialzo del costo del denaro avrebbe senso. Ma in questo caso la maggior parte dell’inflazione è provocata dallo shock energetico che abbiamo vissuto con l’avvio della guerra tra Russia e Ucraina. Non è un’inflazione orientata dall’andamento dell’economia: l’aumento dei tassi di interesse la rallenta, tuttavia stiamo arrivando a uno scenario in cui i danni provocati da queste misure rischiano di essere superiori ai benefici".
Quali sono i rischi peggiori?
"Sta aumentando la fascia di famiglie che faticano a sostenere la rata del mutuo o del prestito chiesto un anno fa perché con l’aumento dei tassi salta il rapporto di sopravvivenza di un terzo tra la quota dell’esborso mensile e lo stipendio".
Condivide le preoccupazioni relative alla perdita del potere d’acquisto?
"Sì. Ma non sono solo le famiglie a essere in difficoltà".
Chi è esposto?
"Il Paese. Il calo del Pil dell’Italia del -0,3% nel secondo trimestre dice chiaramente che questa politica monetaria non ci sta facendo bene. Senza dimenticare il nostro debito pubblico: l’aumento dei tassi di interesse non incide solo sulle rate dei mutui delle famiglie ma anche sugli interessi che paghiamo come Stato, più alti di un anno e mezzo fa: determinate promesse di riforme fiscali rischiano di non avere più la copertura economica".
L.B.