Ezio Galesi uccise la ex a martellate: ergastolo. Ricostruita la sequenza dell'agguato

Condannato dai giudici della Corte d'assiste di Brescia il 59enne che, il 20 ottobre 2021, ammazzò Elena Casanova davanti a casa a Castegnato

Elena Casanova e Ezio Galesi

Elena Casanova e Ezio Galesi

Brescia, 17 gennaio 2023 - Sarebbe stato un sorriso l'elemento scatenante della furia omicida di Ezio Galesi, il 59enne bresciano che, il 20 ottobre del 2021, uccise con 16 martellate l'ex fidanzata Elena Casanova, 49 anni, madre di una ragazza ora 18enne, fuori dalla casa della donna a Castegnato. 

La terribile sequenza dell'omicidio è stata ricostruita in aula dal pm Carlo Pappalardo nella sua arringa al processo in corso a Brescia, durante la quale il magistrato ha chiesto la condanna all'ergastolo dell'imputato, escludendo la premeditazione. Richiesta accolta dai giudici della Corte d'assise di Brescia: Ezio Galesi è stato condannato all'ergastolo.

"I due - ha detto il pm in aula - si sono incontrati e lui ha detto di aver deciso di ucciderla quando l’ha vista sorridere. Va a casa, prende il martello e va a tendere l’agguato mortale a Elena. Ha scagliato la sua ira contro la ex perché non accettava di essere stato lasciato. Da tempo aveva un risentimento nei confronti di quella che poi è diventata la sua vittima".

In base alla ricostruzione dei fatti, Galesi vide la ex (si era lasciati da tempo) un pomeriggio in un grande magazzino. "Quando l’ho vista ridere all’Obi - spiegò Galesi durante la sua deposizione in aula - non ho capito più nulla. Ho deciso di ucciderla, sono andato a prendere il martello e sono passato da lei".

Alle 19, la donna, che lavorava come operaia all'Iveco, rientra nella sua abitazione e trova Galesi che l'aggredisce con il martello. Prima sfonda il vetro della sua auto e poi la colpisce. Saranno 16 le martellate che il medico legale riscontrerà sul corpo della donna: "Ha cercato disperatamente di salvarsi - ha detto il medico legale durante il processo - ha sofferto un’agonia di diversi minuti".