REDAZIONE BRESCIA

Diede fuoco alla moglie, marito nega l'accusa: "Ha fatto tutto da sola"

Era già stato condannato per maltrattamenti alla figlia che rifiutava il matrimonio combinato

Violenza sulle donne

Brescia, 7 aprile 2016 - A processo l'indiano che aveva dato fuoco alla moglie che considerava traditrice. È accaduto a Roccafranca, in provincia di Brescia, dove il 58enne vive da 32 anni e dove da tempo ha conseguito la cittadinanza italiana. Era già stato condannato a due anni per maltrattamenti psicologici e fisici sulla figlia che si era ribellata al matrimonio combinato. Ora è accusato di tentato omicidio per aver cosparso di benzina la moglie in seconde nozze, 22 anni più giovane, e averle dato fuoco. Il fatto era accaduto nell'ottobre del 2013. La vittima aveva riportato ustioni alle gambe ed era stata salvata da un 27enne che viveva con la coppia da alcuni mesi e che il 58enne indiano riteneva essere l'amante della moglie: era invece un nipote della donna. «Non è vero, ha fatto tutto da sola. Si è versata la benzina addosso per allontanarmi da casa» ha raccontato l'uomo davanti alla Corte d'assise di Brescia. Secondo l'accusa lo stesso avrebbe anche costretto la moglie, a suon di a calci e pugni, a ritirare la denuncia che la donna aveva sporto contro di lui. L'uomo dal 27 febbraio di due anni non può più avvicinarsi alla donna. Il processo è stato aggiornato al prossimo 7 luglio.