MILLA PRANDELLI
Cronaca

Lago d'Iseo, bagno vietato nel giorno di San Pietro: lo dice la leggenda

La leggenda popolare racconta che la madre di San Pietro ogni anno provoca lampi e temporali. Ecco perché

Lago d'Iseo a pelo d'acqua, sotto i santi Pietro e Paolo

Brescia, 29 giugno 2016 - Vietato fare il bagno nel lago d'Iseo il 29 giugno. Nel giorno dei Santi Pietro e Paolo c'è una leggenda locale che lo impedisce. Il pericolo è di finire sul fondo del bacino e non risalire mai più. Da queste parti infatti si dice che nel giorno dedicato ai due santi imperversi nel Sebino l’anima inquieta e malefica della madre di San Pietro. Ogni anno la perfida donna tenta di appropriarsi di qualcuno prendendolo per le gambe e trascinandolo sul fondo dove, secondo la leggenda, ci sarebbe la porta per l’inferno. Pare che, quando la donna morì, San Pietro chiese al Signore di concederle di salire in paradiso, nonostante i suoi molti peccati. Nella sua incommensurabile bontà Iddio concesse a San Pietro di lanciare una corda nel lago, fino all’ingresso degli inferi, di modo da fare raggiungere il paradiso a sua madre. Quando la porta si spalancò la sciagurata invece che arrampicarsi di buona lena perse tempo a prendere a calci gli altri dannati che cercavano salvezza. Arrivata a buon punto, mentre infieriva contro un’anima che come lei aspirava al paradiso, la donna cadde. Da allora, nel giorno in cui è venerato suo figlio, ne combina di tutti i colori, provocando lampi e tuoni e spesso richiamando terribili temporali. La leggenda, come spesso accade, è qui intesa a spiegare in modo pittoresco fenomeni naturali che ogni anno si ripetono. E' il caso dei temporali che in genere a giugno da San Giovanni fino a San Pietro e San Paolo si abbattono sulle rive del lago.