
Sei le scuole d’arte bresciane che hanno partecipato al contest Le premiazioni si sono tenute al Museo di Santa Giulia
Acque nere, ovvero una riflessione sull’impatto che l’inquinamento ha sull’acqua, resa bene dal sovrapporsi di coperchi in polistirolo, rifiuti urbani, bambolotti coperti da sacchi della pattumiera fusi col calore. Questi i materiali usati da Pietro Signorini, Andrea Grande e Pietro Scilingo del Liceo Leonardo di Brescia, che hanno vinto il primo premio del contest “Il Rinascimento Verde”, concorso dedicato alle scuole d’arte bresciane, ispirate alla mostra “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo” del Museo di Santa Giulia. A promuovere il contest è stata Remed, l’azienda leader sul territorio per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti speciali, gestita soprattutto da quote rosa guidate dal direttore generale, e contitolare della società, Elisa Guerrini.
Per partecipare alla gara ogni studente doveva realizzare un’opera utilizzando solo materiali di scarto, con l’obiettivo di comunicare che innovazione, creatività e rinascita culturale devono ispirare anche un impegno nella sostenibilità. I tre vincitori, più una quarta menzione speciale, sono stati scelti fra 10 finalisti su un totale di 34 candidati (6 scuole), ad opera di un comitato di esperti guidato da Roberta D’Adda, Coordinatore Settore Collezioni e Ricerca e curatrice dell’evento espositivo in corso. Le scuole coinvolte sono state 6. Ieri sera la cerimonia di premiazione al Museo. "Il progetto – ha spiegato il cofondatore e contitolare dell’azienda con la famiglia Tininini, Paolo Tininini – ha l’ambizioso obiettivo di unire passato e futuro, ispirandosi alla straordinaria eredità del Rinascimento per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo, la sostenibilità".
F.P.