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Comelli e Pascual si erano già visti. La prima lite di pomeriggio in un bar

PROVAGLIO D’ISEO (Brescia) Si erano già visti nel pomeriggio Matias Pascual e la vittima Roberto Comelli, ucciso all’alba di Capodanno con...

La vittima Roberto Comelli, 42 anni

La vittima Roberto Comelli, 42 anni

PROVAGLIO D’ISEO (Brescia)Si erano già visti nel pomeriggio Matias Pascual e la vittima Roberto Comelli, ucciso all’alba di Capodanno con un coltello da cucina fuori dal centro anziani dove si stava svolgendo una festa con un’ottantina di ragazzi. Proprio alcuni dei partecipanti li avrebbero incontrati anche prima del party finito in tragedia. Secondo i loro racconti, il 19enne italoargentino, reo confesso, e Comelli avevano già discusso durante la giornata, specie in un bar di Nigoline. Gli animi, insomma, erano surriscaldati da diverse ore quando poi la vittima si è presentata alla festa per due volte. La prima attorno alle 23 del 31 dicembre, la seconda quando è stato ucciso con un coltello dalla lama lunga 30 centimetri. Con il passare dei giorni sono diversi i particolari emersi che riguardano l’ultima serata trascorsa dal 42enne, che si è mosso tra Timoline di Corte Franca, dove risiedeva in una villetta non distante dall’Aquasplash, e Provaglio d’Iseo, che frequentava per il figlio 18enne oltre che per la presenza di amici e conoscenti.

Domani, intanto, si svolgerà l’esame autoptico sul corpo del franciacortino ucciso da Pascual. "Una vittima innocente", lo definiscono famigliari e amici, ancora sotto shock. "Era una persona buona". Pascual ha ammesso prima davanti ai carabinieri e poi di fronte al gip di averlo accoltellato attorno alle quattro del mattino del primo gennaio perché aveva avuto paura. Il ragazzo, che perandare alla festa dal paese dove vive ha fatto circa 50 chilometri insieme ai suoi amici, ha spiegato di essersi sentito minacciato dal 42enne e di avere appreso della morte dell’uomo dai social network. Si è presentato volontariamente in caserma a Gavardo, ma gli investigatori erano già arrivati a lui e avevano messo il suo cellulare sotto intercettazione.

Probabilmente a far reagire il 19enne in modo fatale hanno contribuito anche le sostanze alcoliche della festa, dove sono stati trovati anche un tavolo rotto e alcune sedie danneggiate. Secondo il racconto del figlio, Comelli si sarebbe presentato (non armato) al party per controllare se il 18enne fosse presente e stesse bene. Molti particolari restano ancora da chiarire. Per sempio, qualcuno ha sostenuto che un ragazzo egiziano avesse una pistola in uno zainetto. Non solo: Comelli dopo mezzanotte avrebbe inviato un video al figlio in cui si vedrebbero dei giovani scoppiare dei petardi fuori dal centro anziani. Tra di loro ci sarebbe Pascual. Molte testimonianze sono state raccolte dal legale Stefano Afrune, che assiste la famiglia di Comelli.

Milla Prandelli