Cologne, cadavere carbonizzato: fermato un uomo. L'omicidio per un debito

Il presunto assassino sarebbe un meccanico di Palazzolo. Il delitto sarebbe maturato nell'ambito di dissidi di natura economica

Investigatori al lavoro sul luogo del ritrovamento del cadavere

Investigatori al lavoro sul luogo del ritrovamento del cadavere

Cologne (Brescia) - Il giallo del 40enne kosovaro lunedì scorso trovato carbonizzato nella Range Rover data alle fiamme tra le vigne di Cologne non è più tale. Dopo tre giorni di indagini serrate, la procura ha fermato il presunto assassino: un meccanico di Palazzolo, 53 anni. Avrebbe ucciso Nexhat Rama, questo il nome della vittima, per un debito di 30mila euro che non riusciva a saldare. Omicidio aggravato dalla premeditazione, distruzione di cadavere e detenzione illegale di armi, i reati contestati. L’uomo stando alla prospettazione accusatoria a cui hanno lavorato il pm Claudia Passalacqua con il supporto della DDA, i carabinieri della compagnia di Chiari e del reparto operativo provinciale, si era messo in affari loschi con lo straniero, vari precedenti penali e imputato in un’inchiesta prossima ad approdare in aula per tentato incendio di una villa sul Garda di un manager della grande distribuzione. 

Rama era stato implicato anche in un procedimento per estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo ma ne era uscito assolto. Nell’ambito di un’attività di smercio di auto avviata con Rama il meccanico si sarebbe fatto prestare dei soldi. Il socio però avrebbe mostrato il volto dell’usuraio e del taglieggiatore, assillandolo con richieste di restituzione a tassi insostenibili. Chiuso in un cappio sempre più stretto, per crearsi una via di fuga il 53enne avrebbe pianificato di far fuori il molesto creditore. Lunedì con la scusa di pagargli il dovuto lo avrebbe attirato in trappola nella sua officina. L’avrebbe eliminato a colpi di arma da fuoco. Ieri l’uomo è stato interrogato per tutto il pomeriggio in caserma al comando provinciale dell’Arma, In serata è scattato il fermo.