
Ombrelli di nuovo aperti da stasera con il ritorno del maltempo dopo la parentesi estiva
Aprile gelido o troppo caldo? I dati analizzati da Meteopassione, associazione che si occupa di studiare i tanti microclimi della provincia bresciana, sulla base delle temperature registrate dalla stazione meteorologica di Ghedi, evidenziano un’anomalia media complessiva del mese di aprile di +1,5°C rispetto alla media climatica 1991-2020. Dopo una prima decade più fresca (+0,4° di anomalia), il mese ha preso una piega ben diversa, con un’anomalia di +2,1°C rispetto alle medie e +2,0°C nella terza decade. Nella serie storica di Ghedi, questo aprile risulta essere al sesto posto tra i più caldi dal 1951. Dati non positivi, che testimoniano l’aumento delle temperature frutto del riscaldamento globale e che, tuttavia, stridono con la percezione comune di un aprile freddo, in cui, ad esempio, il Comune di Brescia, ha prorogato l’accensione del riscaldamento al 28 di aprile (alla luce di "abbassamenti di temperatura sotto le medie stagionali").
In realtà, i giorni sotto la media sono stati tre, quelli sopra la media 17. Vero che l’analisi riguarda la stazione meteo di Ghedi, ma Brescia non dovrebbe essere particolarmente dissimile. "Queste sono le anomalie termiche del gelido mese di aprile appena concluso – commenta, con un filo di ironia, Riccardo Paroni di meteopassione.com –. Proprio quel mese che, a causa di continue ondate di freddo fuori stagione, ha costretto l’amministrazione comunale a prorogare il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, venendo incontro alle necessità dei cittadini che, nel frattempo, pubblicavano sui social immagini di alberi di Natale, lamentandosi di una primavera da brividi. Dal 1951 al 2024 ci sono stati solo cinque mesi di aprile più caldi di questo, mentre quelli più freddi sono stati sessantanove: ormai abbiamo perso completamente la bussola".
Federica Pacella