Brescia, incendio alla scuola elementare di Cellatica: arrestati quattro minorenni

Il più grande del gruppo ha 16 anni. Il 18 settembre i baby vandali appiccarono un rogo ammassando banchi, cattedre e libri: danni per oltre 350mila euro all'istituto Leonardo da Vinci

Brescia, 31 ottobre 2022 - Quattro minorenni, il più grande è un 16enne, sono stati arrestati con l'accusa di aver distrutto lo scorso 18 settembre la scuola elementare di Cellatica, in provincia di Brescia. I giovani avevano dato fuoco ad alcuni armadietti, distrutto le lavagne elettroniche e ribaltato i banchi. Sono stati stimati danni per circa 350mila euro. Erano entrati in azione nella notte di un fine settimana, quando la scuola era chiusa. Due dei giovani sono ai domiciliari e altrettanti in comunità.

Incendio scuola primaria 'Leonardo da Vinci' di viale Risorgimento a Cellatica
Incendio scuola primaria 'Leonardo da Vinci' di viale Risorgimento a Cellatica

I carabinieri della compagnia di Gardone Val Trompia (Bs) hanno così dato esecuzione stamattina - lunedì 31 ottobre - a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro ragazzini indagati per l'incendio e il danneggiamento della scuola primaria Leonardo da Vinci. Da questo episodio è nata un'articolata indagine dei militari che, anche tramite la visione di filmati di videosorveglianza e alcune testimonianze, hanno identificato i giovani responsabili.

Il devastante incendio alle scuole elementari di Cellatica, avvenuto il 18 settembre scorso, è stato appiccato ammucchiando banchi, cattedre, libri e quaderni dei giovani alunni e ha causato oltre 350mila euro di danni, rendendo inagibile l'intero complesso con la conseguente interruzione del servizio scolastico fino al completo ripristino, con forte disagio per studenti e famiglie. 

Due dei minorenni fermati si sono resi responsabili anche di un altro incendio, appiccato nella notte del 15 settembre al mobilio da esterni di un bar del centro di Cellatica; uno di loro invece è stato protagonista dell'aggressione ai danni di un sessantacinquenne volontario dell'oratorio.

Dopo le formalità di rito, due ragazzi sono stati collocati in una comunità mentre gli altri due, sottoposti alla misura della 'permanenza in casa' (l'equivalente degli arresti domiciliari, che il codice prevede per i soli maggiorenni), sono stati portati nelle rispettive residenze e affidati ai genitori con divieto di uscire di casa e di avere contatti con persone diverse dai conviventi.