FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, al via il bando casa: troverà alloggio un nucleo familiare su venti in lista d’attesa

Da mercoledì si potranno presentare le domande: Comune e Aler hanno solo 52 appartamenti. “Sul mercato privato le famiglie devono fare i conti con il caro affitti e le locazioni brevi riservate ai turisti”

L’associazione Diritti per Tutti promuove mobilitazioni e picchetti anti-sfratto

L’associazione Diritti per Tutti promuove mobilitazioni e picchetti anti-sfratto

Brescia, 1 maggio 2025 – Bando per le case popolari al via, ma solo una famiglia su venti avrà un’abitazione. La denuncia arriva dall’associazione Diritti per Tutti che segue il tema casa sul territorio con picchetti anti-sfratto e mobilitazioni. “Da mercoledì – spiega Umberto Gobbi – si potrà presentare domanda per l’assegnazione di una casa popolare a Brescia, ma nel bando sono disponibili solo 52 unità abitative, 40 di proprietà comunale e 12 dell’Aler. Considerando il trend degli ultimi anni, quando erano state accolte in graduatoria oltre 1.100 domande di nuclei con i requisiti richiesti, si può già stabilire che solo una famiglia su 20 otterrà le chiavi di un alloggio popolare. È molto preoccupante anche il fatto che solo 3 appartamenti sui 52 disponibili siano per nuclei di 6 persone; due alloggi sono da 5 inquilini e 9 da quattro. Gli altri 38 sono idonei solo per famiglie fino a 3 persone”. 

Una crisi diffusa 

Una risposta insufficiente da parte del pubblico, a fronte di una crisi abitativa sempre più drammatica anche a Brescia. “Una crisi che interessa non solo le famiglie più indigenti, non solo quelle che hanno subìto uno sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole, ma anche famiglie con un reddito medio-basso che non riescono più a trovare sul mercato privato un’abitazione in locazione normale”.  

Affitti brevi 

La causa? La diffusione degli affitti brevi per turisti e il caro locazioni che interessa le poche decine di appartamenti disponibili. “A essere ulteriormente penalizzate sono le famiglie dove non ci sono almeno due contratti di lavoro a tempo indeterminato o quelle con bambini e di immigrati”. Diritti per Tutti chiede chiarezza sui numeri. Il 14 maggio 2024 il consigliere comunale Francesco Catalano aveva ottenuto da Aler i dati del patrimonio immobiliare a Brescia: su 2.347 alloggi 231 risultavano vuoti, 66 liberi e assegnabili, 72 sfitti per carenze manutentive, 93 sfitti per ristrutturazione. 

Offerta abitativa 

“Che fine hanno fatto questi alloggi vuoti in un momento di grave crisi abitativa? Una domanda anche per il Comune: quanti sono gli alloggi di sua proprietà sfitti, e perché? Leggendo i dati del Piano dell’offerta abitativa, reso noto a fine febbraio 2024, risultavano 449 appartamenti vuoti ed era stato annunciato che entro la fine dell’anno sarebbero tornate disponibili 113 unità in seguito a ristrutturazione. Quanti alloggi sono stati effettivamente recuperati e quanti assegnati?”. Temi di cui si parlerà anche il 14 maggio nell’assemblea convocata nella Casa delle Associazioni dopo il crollo del controsoffitto in un condominio Aler.