Pizzo Presolana, due alpinisti bloccati sulla parete Sud: recuperati col verricello dall’elicottero

In una prima fase la nebbia aveva impedito di sorvolare la zona e i tecnici del soccorso alpino hanno provato a raggiungerli da terra

L'intervento dei soccorritori e dell'elisoccorso

L'intervento dei soccorritori e dell'elisoccorso

Castione della Presolana (Bergamo) – Sono state giornate di interventi complessi quelle di ieri e di venerdì per i tecnici del soccorso alpino in Lombardia. In particolare nella Bergamasca e nel Bresciano, dove nel pomeriggio sono stati recuperati e portati al sicuro in tutto quattro alpinisti. 

L’ultimo intervento è stato quello portato a termine ieri nella zona del Pizzo Presolana del Prato, Bergamo. Due alpinisti di 46 e 48 anni, intorno alle 16, si sono ritrovati incrodati (cioè non riuscivano né a salire né a scendere) sulla parete Sud della Presolana. Erano in difficoltà e hanno chiesto aiuto. La centrale ha attivato i tecnici della VI Delegazione Orobica del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e i Vigili del fuoco, intervenuti con l’elicottero.

In una prima fase in quota c’era nebbia e i due sono stati raggiunti da una squadra territoriale del Cnsas. Non appena le condizioni meteorologiche lo hanno consentito, l’elisoccorso di Sondrio di Areu, che ha sempre a bordo un tecnico di elisoccorso del Cnsas, accanto all’équipe sanitaria, ha sorvolato la zona, li ha individuati in cresta e recuperati con il verricello, con il supporto della squadra. I due alpinisti, illesi, sono prima stati portati al rifugio Albani e poi al Donico; recuperata infine la squadra di soccorritori, mentre gli altri, che stavano salendo, sono rientrati. L’intervento è terminato in serata.

Prima ancora, nella serata di venerdì, i tecnici del Soccorso alpino bresciano sono stati attivati intorno 20.30 per due ragazzi incrodati sulla cresta del Castello di Gaino, a tre quarti, sul punto di segnalazione numero 6, a circa 800 metri di quota. Le squadre li hanno localizzati e hanno proseguito in progressione con alcuni tiri di corda; li hanno quindi raggiunti, messi in sicurezza e calati per circa 200 metri, poi accompagnati in corda corta, condotti attraverso un canalone e infine sul sentiero. Un intervento lungo e laborioso che è terminato intorno all’1.30 di notte; sette i tecnici della V Delegazione Bresciana, Stazione di Valle Sabbia, insieme con i Vigili del fuoco - Saf permanenti di Salò.