
Il monumentale santuario barocco di Santa Maria del Fonte a Caravaggio
Misano (Bergamo), 11 maggio 2025 – Alla fine hanno vinto le mobilitazioni e le raccolte firme: la logistica da 29mila metri quadrati e la zona artigianale da seimila, che sarebbero dovuti sorgere a Misano, a 500 metri dal santuario Santa Maria del Fonte situato nel territorio comunale di Caravaggio, non si faranno. L’amministrazione comunale di Misano, guidata dal sindaco Ivan Tassi, ha infatti deciso di stralciarne la previsione dal Piano di governo del territorio (Pgt).
«Alla fascia di terreno compresa fra il complesso religioso e la tangenziale ovest di Caravaggio, dove era appunto prevista la logistica, è stata assegnata una destinazione di “ambito agricolo di tutela assoluta“: in pratica non ci si può costruire sopra nemmeno un capannone agricolo», spiega il sindaco.
Negli ultimi anni sono state diverse le mobilitazioni per la tutela del santuario. L’ultima iniziativa era stata la petizione popolare promossa dall’amministrazione del santuario e sostenuta dalla diocesi di Cremona (sotto cui ricade la comunità di Caravaggio), che puntava a tutelare tutta la zona a Sud del complesso religioso ed è arrivata a raccogliere ottomila firme. Santuario e diocesi si erano comunque già mossi in precedenza. Nel 2022 avevano presentato dei contributi alla vecchia variante generale al Pgt, voluta dall’ex amministrazione guidata da Daisy Pirovano, in cui chiedevano lo stralcio della zona produttiva. In seguito, come aveva fatto anche Legambiente, avevano presentato un ricorso al Tar contro la delibera di giunta con cui veniva accolta la manifestazione di interesse a realizzare la logistica presentata nel 2023. Ciononostante, nel 2024 la giunta comunale di Misano aveva adottato il piano attuativo con il progetto dell’intervento.
Un anno fa, infine, santuario e diocesi avevano anche aderito al flashmob davanti al complesso religioso. Mobilitazione che era stata anticipata da una presa di posizione dei vescovi lombardi: la Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale lombarda aveva lanciato un appello alle istituzioni del territorio, affinché venisse tutelato il santuario. Tutto è cambiato con l’elezione, lo scorso giugno, del nuovo sindaco Ivan Tassi, che aveva assunto l’impegno di bloccare la realizzazione della logistica.