BEATRICE RASPA
Cronaca

Adescamento di minorenni. A processo trentaseienne

L’uomo, sposato e con figlia è accusato anche di violenza sessuale sulle ragazzine. e revenge porn contro la ex.

Il professionista comparirà davanti al gup per l’udienza preliminare il 25 febbraio mentre per la tranche più corposa dell’indagine si andrà al prossimo 27 marzo

Il professionista comparirà davanti al gup per l’udienza preliminare il 25 febbraio mentre per la tranche più corposa dell’indagine si andrà al prossimo 27 marzo

Arriva in Tribunale il caso del 36enne di Palazzolo arrestato in estate, ai domiciliari, con l’accusa di prostituzione minorile, produzione e detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale (aggravata dalla minore età delle vittime) e revenge porn nei confronti della ex moglie. Il sostituto procuratore Alessio Bernardi ha chiuso l’inchiesta, suddivisa in due filoni, e ha chiesto il rinvio a giudizio. Per il secondo filone, quello che ha originato l’indagine, il professionista comparirà davanti al gup per l’udienza preliminare il 25 febbraio. Per la tranche più corposa si va al 27 marzo.

La vicenda era venuta a galla in seguito alla denuncia della moglie che, nell’ambito di una separazione contrastata e in procinto di chiedere il divorzio, aveva accusato l’ex di revenge porn ed estorsioni sessuali. L’imputato, a sentir lei minacciandola di non riconsegnarle la figlia al termine degli incontri prestabiliti con la bambina, ricattava la donna, obbligandola a inviare filmati porno. Cercando riscontri, i carabinieri di Chiari avevano posto sotto sequestro i dispositivi elettronici in uso al 36enne scoprendo una vicenda inquietante: secondo le accuse, l’uomo avrebbe adocchiato a ripetizione ragazzine nei parchi pubblici, all’oratorio e all’uscita da scuola; le seguiva, riusciva a carpire il nickname con cui erano sui social e poi, sfruttando profili falsi, le contattava su Instagram. Dopo averne carpito la fiducia, si procurava il contatto Whatsapp e accorciava ulteriormente le distanze: si faceva spedire foto e video espliciti e ricambiava. Qualche volta sarebbe passato alle vie di fatto: con alcune ragazzine, ci sarebbero stati incontri sessuali in cambio di regali. Nel corso dell’indagine sono state accertate una dozzina di parti offese, tutte residenti tra Ovest Bresciano e provincia di Bergamo. Sentite in audizione protetta, le giovanissime hanno confermato le accuse, riferendo di essersi fatte sedurre dalle sue false identità.

Beatrice Raspa