FABRIZIO CARCANO
Bergamo

Champions, Atalanta a San Siro: ecco perchè si può fare

Sarebbe la soluzione ideale. Percassi ha già incassato alcuni ok importanti ma ne manca uno decisivo

San Siro visto dall'interno

Bergamo, 9 luglio 2019 - La Dea nella Scala del calcio? Molto più di una suggestione estiva. Nel giro di poche ore l’Atalanta sta concretizzando un sogno, quello di giocare la sua prima Champions League a San Siro, a mezz’ora di macchina da Bergamo, con uno stadio già pronto e a norma e con la possibilità di non avere limiti nella vendita dei biglietti per i tifosi.

Un’idea divampata improvvisamente in un torrido week end di inizio luglio - dopo l’esclusione del Milan dalle coppe europee e il conseguente ‘vuoto’ al Meazza e dopo la visita dei delegati Uefa a Bergamo - e attuata lunedì in un blitz condotto da Luca Percassi, che ha già ottenuto i primi sì indispensabili: quelli di Inter, Milan e Comune di Milano.

Un sì pubblico quello di Palazzo Marino, tanto che  in mattinata il sindaco Giuseppe Sala ha già dato il suo ok: “L'Atalanta è un bel team, per cui il mio sostegno ce l'hanno. Mi sembra un'operazione anche giusta e simpatica. Dirò di più: se l'Atalanta gioca a San Siro prometto che la prima partita vado a vederla”.

Tutto fatto? No restano due nodi da sciogliere. A parte il via libera della Prefettura, che deve esprimersi sulle questioni relative all’ordine pubblico, ma il nulla osta sembra scontato, resta poi il semaforo verde della Uefa che da regolamento aveva già recepito la richiesta ufficiale dell’Atlanta di giocare al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Serve una deroga, un’eccezione di buon senso, che consentirebbe di avere 40/50mila tifosi per una partita di cartello, magari contro il Real Madrid o il Barcellona, rispetto ai 20mila di Reggio Emilia. Per cui ora la parola tocca alla Uefa.