
Carona, si trovavano sul versante nord: sono stati recuperati con l’elicottero. Secondo episodio in pochi giorni. Gli esperti: col caldo il pericolo è marcato.
Poteva avere conseguenze drammatiche l’escursione in montagna di quattro escursionisti che ieri mattina, una manciata di minuti dopo le 9,30, sono stati investiti, per fortuna senza gravi conseguenze, da una valanga che si è staccata dal canalino del monte Cabianca, sul versante della conca del rifugio Calvi, a Carona, in alta Valle Brembana. Secondo quanto ricostruito dagli operatori del Soccorso alpino, i quattro amici si trovavano sul versante nord, quando una slavina, provocata probabilmente dalle alte temperature di questi giorni, li ha travolti.
Solo una delle persone ha avuto bisogno di ricevere assistenza immediata: non è comunque rimasta ferita in modo grave, essendo stata ricoverata in codice giallo. Per recuperare gli escursionisti è stato necessario l’intervento degli elicotteri di Areu, alzatisi in volo da Sondalo e da Bergamo, insieme a un’ambulanza, un’automedica, i tecnici del Soccorso alpino, i vigili del fuoco di Bergamo e i carabinieri di Zogno. Quella di ieri mattina è la seconda valanga caduta sulle montagne bergamasche in 24 ore.
Venerdì intorno a mezzogiorno una slavina si era staccata a Valbondione, tra la Conca del Coca e il Pizzo Redorta: due alpinisti erano in cordata, a quota 2.400 metri, quando uno di loro, a causa della valanga di ghiaccio e neve, è precipitato a valle per circa 300 metri, riportando lesioni gravi (è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stato operato d’urgenza). Illeso, invece, il compagno. A seguito dei due incidenti avvenuti sulle montagne bergamasche, Regione Lombardia ha lanciato un appello avvertendo che in questi giorni caratterizzati da un caldo anomalo per il periodo il pericolo valanghe è di livello 3 (marcato) su una scala da uno a cinque.