
Un momento dei disordini dopo Atalanta-Inter (De Pascale)
Bergamo, 24 febbraio 2016 - Il gip di Bergamo Marina Cavalleri ha accolto l'istanza degli avvocati Andrea Pezzotta, Giovanni Adami e Federico Riva e ha disposto la scarcerazione degli ultimi tre ultrà bergamaschi che erano ancora in carcere dopo essere stati arrestati al termine della partita Atalanta-Inter del 16 gennaio scorso, durante gli scontri con le forze dell'ordine in centro. Si tratta di Adamo Cortinovis, Giacomo Dossi e Lorenzo Tascini. Per tutti la misura cautelare in carcere è stata sostituita da quella meno afflittiva degli arresti domiciliari. Devono rispondere, in concorso tra loro, di lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento. I tafferugli erano scoppitati in strada, una vera e propria guerriglia, con l'attacco (in parte fallito a uno dei pullman dei tifosi interisti) all'incrocio tra via Angelo mai e via Taramelli e l'agguato ad una volante della polizia in via Camozzi, all'interno della quale era stato lanciato un fumogeno. Il bilancio era stato di dieci ultrà finiti in manette e di sette agenti feriti e medicati in ospedale e poi dimessi.
Un poliziotto, colpito con un violento pugno in faccia, il 17 gennaio si era presentato al Pronto soccorso in preda a giramenti di testa e malessere, oltre che al dolore per una slogatura di un polso. Secondo i vertici della questura, l'agguato agli autobus era stato pianificato e il gruppo di una quarantina di scalmanati - molti travisati e armata di fumogeni, spranghe e fuochi d'artificio - era tutt'altro che allo sbaraglio. Di certo la polizia sapeva che la partita era a rischio scontri (le due tifoserie sono storicamente rivali), tant'è vero che era stato dislocato in punti strategici del centro un numero superiore al normale di poliziotti.