
Carabinieri in una foto di archivio
Bergamo, 4 luglio 2025 – L’indagine è scattata a giugno, dopo che due cittadini, di 55 e 65 anni, avevano denunciato ai carabinieri della compagnia di Clusone due episodi di truffa. Avevano appena acquistato per 1200 e 400 euro due generatori elettrici a benzina da un venditore ambulante, salvo accorgersi che l’oggetto era malfunzionante e molto meno potente di quanto dichiarato. Da subito è apparso chiaro che si trattava di una truffa ben congegnata.
L’allerta ha fatto scattare un’immediata e prolungata operazione di ricerca degli autori del reato estesa in tutto il territorio della compagnia carabinieri della Compagnia di Clusone, ricerche che hanno permesso di intercettare un veicolo sospetto, una Citroen DS7 di colore chiaro. Le ricerche sono iniziate dalla dettagliata descrizione fornita dalle vittime e i militari della stazione di Gandino hanno individuato l’auto sospetta in quel territorio con il conducente a bordo che veniva bloccato per il controllo. All’interno del veicolo le forze dell’ordine hanno trovato venti carte di credito, rilasciate da vari istituti bancari e tre generatori di corrente elettrica di una nota marca, provvisti di certificazione europea, identici a quelli oggetto della truffa.
Il conducente, un 37enne residente, a Napoli, ha mostrato una fattura d’acquisto che indicava un prezzo di poco superiore ai 100 euro per ciascun generatore, venduti poi a una cifra maggiorata e con caratteristiche tecniche false. Le indagini convergevano sul luogo di dimora provvisorio del sospettato, localizzato in una struttura recettiva alle porte di Milano: durante la perquisizione sono stati scovati dentro una valigia, circa 30mila euro, ritenuti il provento dell’attività criminosa, vari indumenti contrassegnati dalla stessa marca dei gruppi elettrogeni, mentre all’interno del box di pertinenza, ulteriori due generatori, nonché vario materiale e documenti comprovanti la prolungata attività fraudolenta.
A seguito degli accertamenti, il denaro e il materiale sono stati posti sotto sequestro e l’uomo è stato denunciato per introduzione nello stato italiano e commercio di prodotti con segni falsi, truffa e contraffazione di prodotti marchio "CE"; inoltre sono al vaglio degli inquirenti ulteriori ipotesi di reato inerenti la frode nell’esercizio del commercio. I militari della stazione di Gandino hanno anche inoltrato richiesta alle questure di Bergamo e Milano, di emettere nei confronti dell’indagato il foglio di via obbligatorio con ritorno nel comune di residenza e divieto di ritorno in entrambe le province, mentre il proprietario del B&B è stato segnalato all’autorità giudiziaria per favoreggiamento per le irregolarità rilevate nella mancata registrazione del 37enne alloggiato senza le previste comunicazioni all’autorità di pubblica sicurezza.