
I carabinieri hanno scoperto la truffa
Mantova, 3 luglio 2025 – Un 56nne di Guidizzolo, nei giorni scorsi, ha ricevuto un SMS sul proprio telefono cellulare. Nel messaggio vi era scritto: “Nexi- Richiesta autorizzazione per bonifico bancario importo di 7.000 euro. Se disconosce questa operazione chiami il numero……”.
Doppia trappola
Il 56nne, non avendo effettuato alcun bonifico, contattava il numero di rete fissa scritto sul messaggio SMS, parlando con un falso operatore bancario, il quale lo informava che risultava una richiesta di bonifico dell’importo di 7.000 euro.
Il falso operatore informava il cliente che avrebbe passato la nota alla Polizia, e a breve sarebbe stato contattato da personale della Questura di Mantova. Effettivamente, poco dopo, il 56nne riceveva sul suo cellulare la telefonata da parte di un presunto poliziotto della Questura di Mantova.

Il finto poliziotto riferiva che era in atto un tentativo di truffa sul conto corrente della vittima e che, pertanto, bisognava spostare immediatamente tutti i soldi presenti sul conto corrente. Il finto poliziotto guidava telefonicamente la vittima nell’esecuzione di un bonifico bancario, dettandogli Iban ed altri dati.
Il sospetto
Il 56nne, mentre stava dialogando con il finto poliziotto, utilizzando un altro telefono contattava il 112, questa volta parlando con un vero appartenente delle Forze dell’Ordine: un brigadiere in servizio alla centrale operativa dei Carabinieri di Mantova. Il Carabiniere, quello vero, dopo aver sentito il racconto del 56nne, lo informava che era in atto un tentativo di truffa ed invitava la vittima a non eseguire alcun bonifico.
Al fotofinish
Troppo tardi. Il 56nne aveva già eseguito il “clic” trasferendo 16mila euro in un conto corrente certamente non suo. Grazie al tempestivo intervento del Brigadiere in servizio presso la Centrale Operativa di Mantova, veniva bloccato il bonifico in uscita e recuperati i 16.000 euro che sarebbero stati il possibile bottino del truffatore. Sono in corso le opportune indagini per risalire all’identità del truffatore.
L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito alla popolazione di prestare la massima attenzione ai tentativi di truffa telefonica: mai nessun operatore delle Forze dell’Ordine diranno al cittadino di effettuare bonifici o trasferire denaro, come del resto mai nessun appartenente alle Forze dell’Ordine riceverà denaro o oggetti di valore come cauzione per liberare un presunto arrestato.