Foppolo, l’ex sindaco Berera portato in carcere. Sono definitive le condanne per il caso Brembo Super Ski

Le indagini iniziarono nel 2016 dopo il rogo doloso (mai chiarito) alla seggiovia della Quarta Baita e Montebello

L'ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera

L'ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera

Foppolo (Bergamo) – È iniziato tutto con l’incendio appiccato nella notte tra il 6 e il 7 luglio 2016 all’arrivo della seggiovia della Quarta Baita e Montebello, a Foppolo. Ed è finito ieri, 4 maggio, con il trasferimento in carcere dell’ex sindaco del paese, Giuseppe Berera, 56 anni. Per lui, protagonista indiscusso di quasi otto anni delle indagini sul caso Brembo Super Ski, sono diventate definitive le condanne per bancarotta, corruzione, truffa e peculato per un totale di oltre dieci anni di reclusione.

Come detto, tutto è iniziato con il rogo doloso, rimasto senza colpevoli, ma dalle cui indagini sono scaturite accuse molto pesanti nei confronti dell’ex primo cittadino, coinvolto insieme al collega di Valleve, Santo Cattaneo. L’ultima sentenza è quella di appello del 2022. Il nocciolo era il fallimento della società Brembo Super Ski, società partecipata dei Comuni di Foppolo, Valleve e Carona e amministrata di diritto da Berera, fino al 2014 e poi da Santo Cattaneo. Società dichiarata fallita nel 2017. Il filone principale di questa inchiesta ha riguardato reati come la bancarotta per il fallimento della società, ma erano contestati anche la truffa alla Regione e turbativa d’asta nella gara per il riposizionamento della telecabina Ronchi-Montebello. In Appello le pene degli imputati sono state quasi dimezzate rispetto alle condanne in primo grado. I giudici bresciani, riconoscendo le attenuanti generiche che in primo grado (con rito abbreviato) non erano state concesse, hanno condannato Berera a 6 anni e 6 mesi (rispetto ai 10 anni e mezzo fissati dalla prima sentenza), mentre Cattaneo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi, contro gli 8 anni in 1° grado, entrambi difesi dall’avvocato Pelillo. Il quale nel 2023 aveva ottenuto in Cassazione di chiedere che la pena fosse ricalcolata.  

Oltre ai sei anni e mezzo, ci sono anche i 2 anni e 4 mesi del patteggiamento per la tangente all’ex senatore Enrico Piccinelli (che però era stato assolto in appello) e altri 2 anni e 4 mesi per i 55mila euro della Bss usati per pagarsi la villa in paese.