
L’ex colonia di Selvino dopo la Seconda guerra, tra il '45 e il ’48, accolse bambini ebrei
Selvino (Bergamo), 22 luglio 2020 - In paese non si parla d’altro da giorni, da quando cioè sono stati scoperti diversi episodi di atti vandalici ai danni di Sciesopoli, l’ex colonia di Selvino che tra il 1945 e il 1948 accolse circa 800 bambini e adolescenti ebrei, per la maggior parte orfani e sopravvissuti alla seconda guerra mondiale e ai campi di concentramento nazisti. La domanda che circola con più insistenza tra gli abitanti è: “Chi può essersi macchiato di atti così gravi, uno sfregio alla memoria di un luogo diventato simbolo di accoglienza e di riscatto dopo gli orrori della Shoah?”.
Una parte della struttura, che ha riaperto ai visitatori all’inizio di luglio ogni venerdì e ogni prima domenica del mese, è adibita a museo. Sono stati proprio i volontari che si occupano di quest’ultimo a scoprire i vandalismi. Ogni volta la stessa scena: reti divelte, materiale scagliato in giardino da ignoti vandali che nelle ore notturne entrano nella parte di edificio che è abbandonato e indisturbati distruggono pannelli di plastica, porte e reti da cantiere inchiodate tra loro per delimitare gli spazi dei visitatori.
"Siamo davvero stanchi - è l’amaro sfogo sui social dei quattro volontari del museo di Sciesopoli - Ogni volta per l’apertura al pubblico troviamo atti di vandalismo nei locali predisposti per le visite e ogni volta dobbiamo risistemare tutto. I vandali entrano anche al piano superiore, dove le visite sono vietate, e spostano i pannelli posizionati dalla ditta che ha svolti i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio. Entrano dalle finestre e possono anche accedere al tetto. Oltre al danno legato alle visite, c’è anche il pericolo per gli autori di questi gesti”. Gli episodi sono già stati segnalati ai carabinieri della caserma di Albino, competenti sul territorio, ma sino ad ora le ricerche dei colpevoli non hanno dato frutti.
Sempre attraverso i social è pervenuto il messaggio di solidarietà di Alessandro De Lisi, direttore del museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica, inaugurato lo scorso autunno all’interno del palazzo del Comune. "Se i vandali dovessero essere dei giovani – ha sottolineato – dovrebbero essere perseguiti culturalmente. Li invito a contattarmi, verrò apposta a Selvino per fare con loro una lezione-passeggiata a Sciesopoli. Se, invece, gli autori di questi gesti dovessero essere degli adulti, dovrebbero vergognarsi della loro pochezza. Siete ignobili, inutili".
"Quello che è accaduto a Sciesopoli - spiegano alcuni pensionati di Selvino e alcuni turisti che in questi giorni si trovano in zona - è gravissimo. In questo modo si arreca un oltraggio alla memoria e al sacrificio dei padri, delle madri e della storia. Queste persone non conoscono di certo la storia".