Riapre le porte ai fedeli la basilica di San Martino e Santa Maria Assunta di Treviglio, chiusa da un anno per opere di efficientamento energetico, consolidamento strutturale e ripulitura degli affreschi. E riapre in grande stile: venerdì 10 alle 21, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà la messa di riapertura con il rito di dedicazione dell’altare, in cui sarà inserita una preziosa reliquia proveniente dal Vaticano, contenente alcuni frammenti di terra prelevati dalla tomba di San Pietro.
"Il rito liturgico – spiega il parroco Norberto Donghi – consisterà in due gesti significativi: il primo è l’inserimento della reliquia nel marmo dell’altare, il secondo sarà fatto dall’arcivescovo che, accompagnato dai canti di consacrazione, verserà il crisma sull’altare ungendolo completamente. Abbiamo scelto il 10 novembre perché, esattamente 135 anni fa, è stata fatta l’ultima consacrazione della basilica".
Tanti i lavori fatti, per oltre 3 milioni e mezzo, di cui la maggior parte giunti da esterni (più di un milione da Cariplo-Regione, insieme al bonus facciate da 800mila euro). La parrocchia ha stanziato 1 milione, ma avrà un debito di 200mila euro.
"L’impianto elettrico – prosegue monsignor Donghi – è stato completamente rifatto, progettato per valorizzare le opere d’arte tramite un’illuminazione suggestiva, con lampade a led". Gli affreschi sono stati ritoccati da restauratori esperti, che hanno rimosso lo sporco, facendo emergere diversi dettagli decorativi. L’organo, con 2.500 canne, è ancora in fase di restauro in un laboratorio specializzato: sarà protagonista di un’inaugurazione musicale, in primavera.
Michele Andreucci