A Roncofreddo (Forlì-Cesena) i pompieri di Bergamo salvano con l’elicottero un neonato di 15 giorni

I Vigili del Fuoco del comando provinciale orobico hanno evacuato il piccolo e la sua famiglia, che erano rimasti isolati. Sono stati ringraziati anche dal governatore lombardo Attilio Fontana

Le conseguenze dell'alluvione a Cesena viste dall'alto

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Bergamo – Un neonato di appena 15 giorni è stato salvato dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Bergamo nella notte fra mercoledì e giovedì scorso. La storia a lieto fine – raccontata dall’Eco di Bergamo e ripresa dal governatore lombardo Attilio Fontana –  arriva da Roncofreddo, un piccolo comune di 3.390 abitanti della provincia di Forlì-Cesena. Il piccolo, la sua mamma e il suo papà erano rimasti isolati sulle colline del cesenate, per di più senza luce né acqua. Per aiutarli, i pompieri bergamaschi hanno usato anche un elicottero con il quale hanno evacuato la famiglia. 

“In questi giorni drammatici per l'Emilia-Romagna – ha detto Fontana – voglio ringraziare ancora una volta i volontari e tutti coloro che stanno garantendo il loro contributo in quei territori. La solidarietà del nostro Paese è stata messa alla prova e ha dato una risposta eccezionale. Oggi, in particolare, desidero rivolgere un ringraziamento ai Vigili del fuoco e, nello specifico, a quelli di Bergamo che, oltre a essere in prima fila nei casi di emergenza nazionale, in Romagna hanno compiuto un atto particolarmente significativo mettendo in salvo un neonato di soli 15 giorni”.

In un'intervista a Lombardia Notizie Online, il tenente colonnello e responsabile del “soccorso” del comando orobico, Antonio Dusi, racconta i momenti di quel salvataggio facendo sapere che, fra il centinaio di persone tratte in salvo, c'è anche una donna di 95 anni. “Era forse il momento topico dell'emergenza – ha detto – perché in quella giornata abbiamo salvato molte persone che erano rimaste intrappolate nei piani alti delle loro abitazioni bloccati dall'acqua o nelle zone collinari ancora isolate e battute dalla pioggia. Sul tardi della sera abbiamo organizzato un recupero in volo notturno coordinando l'attività di più enti (esercito, protezione civile e soccorso sanitario). Sapevamo che c'era un neonato perché per fortuna non si erano interrotti i contatti telefonici con le persone che dovevamo raggiungere”.