BULCIAGO (Lecco)
Fatou è tornata a casa. Il feretro di Fatou Thiao, la bambina di 11 anni di Bulciago, che il pomeriggio di Ferragosto è affogata nelle acque del lago di Como alla foce del torrente Meria a Mandello del Lario, è stato trasferito in Senegal, Paese d’origine dei suoi genitori, dove già riposa per sempre mamma Astou, mancata per un brutto male quando lei frequentava la seconda elementare. Fatou verrà seppellita proprio vicino alla madre.
Per sostenere le spese del rimpatrio sono state promosse due raccolte fondi, una dalla preside della scuola che Datou frequentava, l’altra dal sindaco e dai volontari della Caritas di Oggiono. Durante il suo ultimo viaggio, la zia è stata accompagnata da uno zio, mentre papà Omar, un camionista arrivato da parecchio tempo in Italia, dove è nata Fatou, la raggiungerà più avanti appena potrà, perché deve occuparsi pure delle due figlie appena più grandi, almeno loro scampate all’annegamento insieme a una loro amichetta.
"Inshallah, se Dio vuole – dice proprio papà Omar, praticante di fede musulmana, come tutti i suoi familiari e la maggior parte dei connazionali –. Mi manca tanto Fatou, le volevo molto bene. Era dolce, intelligente, educata, le piaceva scherzare. Per me è difficile, ma questa è la volontà di Dio".
A Ferragosto papà Omar aveva accompampagno le figlie e una quarta ragazzina al lago: "L’avevo promesso loro, me lo chiedevano da tempo e ho esaudito il loro desiderio". Hanno steso i teli a riva, vicino al torrente, poi le quattro ragazzine sono entrare in acqua, dove toccavano, perché Fatou non sapeva nuotare, ma la corrente le ha trascinate via: alcuni bagnanti si sono accorti che erano in difficoltà, sono riusciti ad afferrare le altre tre prima che il lago le inghiottisse; Fatou invece no.Daniele De Salvo
