URAGO D’OGLIO (Brescia)
Nuovo allarme per un infortunio sul lavoro ieri mattina a Urago d’Oglio. Un trentaseienne di Brescia è precipitato da un tetto e ora è grave in ospedale. L’incidente è avvenuto poco prima delle dieci e mezza nella sede della Ovomatic di via Maglio 5. Stando a quanto ricostruito finora dai carabinieri della compagnia di Chiari, intervenuti con i tecnici di Ats,l’uomo, un dipendente di una ditta esterna, si era arrampicato sulla copertura dell’azienda per pulire e sistemare i pannelli solari. All’improvviso ha perso l’equilibrio, è scivolato ed è precipitato di sotto. Il volo, di circa sei metri, è stato importante, e l’impatto con il suolo violento. La centrale di prima emergenza Areu ha inviato a Urago l’elisoccorso, che ha condotto l’operaio in volo all’ospedale Civile di Brescia in codice rosso. Inizialmente si era temuto il peggio, anche in considerazione della dinamica dell’infortunio. Invece nelle ore seguenti le sue condizioni sono lievemente migliorate e fanno ben sperare. Solo venerdì scorso nel giro di un’ora si sono susseguiti due incidenti, con tre operai feriti, vivi per miracolo. A Calcinato, alla Cablesteel srl, azienda specializzata nella produzione di prodotti con fili metallici in via Statale 5, un 24enne è stato travolto dal carico metallico scivolato da un carroponte montato su un tir. È in ospedale in prognosi riservata. Poco dopo, nel bazar cinese Max Market di Bagnolo Mella, due operai sono caduti dal tetto del negozio sul quale erano saliti per ripararlo, ma la copertura ha ceduto di schianto e li ha fatti volare di sotto. Anche in questo caso il ricovero è stato in codice rosso. Stando all’Anmil, che lo scoso 8 ottobre ha diffuso un report a tema sicurezza sul lavoro in concomitanza con la 73esima giornata delle vittime di infortuni, Brescia continua a essere “maglia nera“, seconda in Lombardia subito dopo Milano. Nei primi otto mesi del 2023 le denunce rispetto al medesimo periodo del 2022 sono diminuite del 28,1% (del 22,2% a livello regionale), ma non accenna a diminuire il numero dei morti, quest’anno già a quota 28. A mietere più vittime sono i settori dell’agricoltura, con dieci morti, e dell’edilizia, con altri sette, e le dinamiche degli incidenti si ripetono secondo un triste e noto copione: il trattore che si ribalta e schiaccia il conducente, e la caduta dall’alto. Beatrice Raspa