Polo logistico a Brescia: ricorso al Tar per troppi capannoni

Legambiente denuncia la concentrazione di capannoni di logistica nella zona di Brescia, con impatto ambientale e assenza di vantaggi per il territorio. Ricorso al Tar contro la delibera del consiglio comunale di Roccafranca.

Troppi poli di logistica. Ricorso al Tar

Troppi poli di logistica. Ricorso al Tar

"Nella nostra zona si sta verificando silenziosamente una concentrazione di capannoni di logistica incredibile, in assenza totale di dibattito". A denunciarlo è Giuseppe Ramera (nella foto), presidente del circolo di Legambiente ChiariAmbiente Ovest Bresciano, che nell’agosto 2021 aveva organizzato una manifestazione sui poli logistici con i circoli della valle dell’Oglio: "La concentrazione sta avvenendo senza valutazioni sulla viabilità, con un importante impatto ambientale, una pessima qualità del lavoro a basso valore aggiunto, vantaggi per il territorio nulli in termini occupazionali, di qualità e possibilità di sviluppo della zona, anche a causa della totale assenza di indotto e ricchezza prodotta per i Comuni della cosiddetta Area Vasta". Per questo il circolo, con Legambiente Lombardia, ha presentato ricorso al Tar contro la delibera del consiglio comunale di Roccafranca che ha approvato il Polo Logistico di Roccafranca e tutti gli atti connessi e conseguenti.

"Il ricorso – spiega Ramera – è in parallelo al ricorso al Tar presentato dai quattro agricoltori interessati. Era doveroso perché l’approvazione della Variante al Pgt, finalizzata esclusivamente alla realizzazione di un ulteriore mega polo logistico nella nostra zona già saturata, ha seguito un percorso contorto, contraddittorio, pieno di forzature normative, senza una motivazione di interesse pubblico. Si è dovuto addirittura procedere a una modifica ad hoc del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) per eliminare il vincolo stringente di Aree agricole strategiche sui terreni, dove qualcuno vorrebbe a tutti i costi realizzare nuova logistica senza neanche una motivazione di interesse pubblico per la comunità locale".

Federica Pacella