Si urtano per caso e litigano: 34enne ucciso davanti a moglie e figlie. Fermato giovane

Bergamo, l'aggressore sarebbe rientrato in casa dopo il diverbio e avrebbe preso il coltello con cui ha poi colpito la vittima. Portato in caserma ha avuto un malore

Il luogo dell'accoltellamento e nel riquadro la vittima Tayari Marouan

Il luogo dell'accoltellamento e nel riquadro la vittima Tayari Marouan

Bergamo, 9 agosto 2021 - Si è trasformata in tragedia la passeggiata domenicale di una famiglia nel centro di Bergamo. Il padre, Tayari Marouan, tunisino di 34 anni, è stato ucciso con un fendente al petto sotto lo sguardo atterrito della compagna e delle due figlie di 12 e 2 anni. L'omicidio è avvenuto ieri, poco dopo le 13, in via Ermete Novelli, a pochi passi dal viale Papa Giovanni XXIII, non lontano dalla stazione ferroviaria. Il presunto killer è stato fermato poco dopo dai carabinieri, si tratta di un 19enne, italiano, incensurato, Alessandro Patelli. Trovata anche l'arma, un coltello a serramanico che - secondo una ricostruzione ancora da confermare - sarebbe stata prelevata in casa dall'aggressore, che abita poco lontano dal luogo dov'è stato ucciso Marouan.

Investigatori sul luogo del delitto
Investigatori sul luogo del delitto

La vittima, regolare in Italia, viveva da anni con la famiglia a Terno d'Isola, dov'era perfettamente integrato. All'origine del delitto ci sarebbe un banale diverbio: i due si sarebbero accidentalmente sfiorati mentre camminavano sul marciapiede e da lì sarebbero volate parole e insulti. Poi la famiglia si è allontanata, mentre il 19enne è sparito per qualche minuto. Giusto il tempo di procurarsi l'arma con cui poco dopo avrebbe sferrato il fendente letale. Un  colpo netto, che ha raggiunto il cuore e non ha lasciato scampo al padre di famiglia, morto nel giro di pochi minuti davanti alla moglie disperata e alle due figlie. Immediato l'intervento del 118, ma nonostante i tentativi di rianimare l'uomo, per Marouan non c'è stato nulla da fare.

L'omicidio è avvenuto non lontano dalla caserma dei carabinieri di Bergamo Bassa, che si trova proprio in via Novelli: i militari infatti sono arrivati sul posto nel giro di pochi istanti. L'aggressore si era però già allontanato, ma è stato rintracciato e fermato in breve. Il giovane ha avuto un malore mentre si trovava in caserma ed è stato trasferito all'ospedale Papa Giovanni XXIII per un controllo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di turno, Paolo Mandurino, che è intervento in via Novelli con i carabinieri. Sul posto anche la polizia di Stato con le volanti e gli agenti della Locale. 

Nessuno, oltre alla famiglia della vittima, avrebbe assistito all'aggressione. Per ricostruire l'esatta dinamica sono intervenuti anche i carabinieri del reparto scientifico. La strada, che è a senso unico per le auto, è stata chiusa al traffico per ore, per consentire l'intervento dei soccorritori. Soltanto alle 17,30, terminati tutti i rilievi, la salma è stata portata all'obitorio e probabilmente sarà sottoposta all'autopsia.