Omicidio Colleoni, nessuna arma: colpi fatali alla testa

L’autopsia sul corpo dell’ex segretario provinciale della Lega Nord. Il figlio gli avrebbe sbattuto ripetutamente il capo su un cordolo nel cortile

Franco Colleoni e il figlio Francesco

Franco Colleoni e il figlio Francesco

Dalmine (Bergamo), 8 gennio 2021 - Franco Colleoni, 68 anni, ex segretario provinciale della Lega Nord e titolare del ristorante “Il Carroccio“ di via Sertorio, a Brembo di Dalmine, sarebbe morto per i colpi alla testa. Più colpi, come è emerso dall’autopsia effettuata ieri mattina alla camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII dal medico legale Matteo Marchesi. Inoltre sarebbero state riscontrate fratture al costato.

Quindi nessun oggetto contundente. I reperti, alcuni attrezzi, che erano stati sequestrati dalla Scientifica subito dopo l’omicidio, e su cui erano stati trovati alcuni schizzi di sangue, sono stati esclusi. Ma per ulteriore conferma occorre attendere i risultati definitivi dell’accertamento che saranno depositati fra sessanta giorni. Comunque i primi elementi sembrano confermare il quadro indiziario. Quando i carabinieri erano arrivati al ristorante, avevano trovato la vittima nel viottolo del giardino: il cordolo che lo delimita era sporco di sangue. Colleoni presentava il cranio fracassato proprio per via dei colpi. Sabato mattina, tra il padre e il figlio Francesco, 34 anni, in carcere con la pesante accusa di omicidio, c’era stato un litigio: non era la prima volta che succedeva.

Già il 28 dicembre c’era stato uno screzio per la presenza di legna nel giardino. Mentre sabato a dare il la erano stati alcuni lampioncini, che dovevano essere sistemati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dalla ricostruzione degli inquirenti, Franco Colleoni avrebbe aggredito il figlio, quest’ultimo avrebbe risposto alla colluttazione spingendo il padre finito a terra, dove aveva picchiato la testa sul cordolo formato da grosse pietre. Poi il 34enne gli avrebbe sbattuto ripetutamente la testa contro il corsello, provocandone così la morte. A quel punto avrebbe inscenato il tentativo di furto finito in tragedia, con la casa del padre messa a soqquadro, i cassetti aperti, e anche la cassaforte (che solitamente era aperta). E solo allora il giovane, cuoco nel ristorante del padre, avrebbe avvertito il 112.

A trovare il corpo privo di vita è stata la ex moglie di Colleoni, al rientro a casa dopo aver fatto delle commissioni. I funerali dell’ex segretario provinciale della Lega Nord si terranno domani alle 9,30 alla parrocchia di Dalmine.