F.D.
Cronaca

Omicidio a Bergamo, un testimone: "Mi ha regalato dei calzini, poi è arrivato lui..."

Il 60enne, sentito in Procura, ha ripercorso quei drammatici momento. "Il coltello non lo avevo visto"

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"Sono di Urgnano, facevo il muratore fino a che la mia ditta non è fallita. Adesso vivo così". Da sei anni la sua casa è la strada. La sua dimora. Il 60enne è anche testimone oculare del "fattaccio" accaduto domenica all’ora di pranzo in via Novelli al civico 4, a pochi passi dalla stazione, piazzale Marconi. Lui chiede l’anonimato e niente foto "per cortesia". Ieri mattina è stato convocato in Procura per essere sentito di nuovo dal pm, Paolo Mandurino, titolare dell’indagine dell’omicidio del 34enne tunisino Marwen Tayari, accoltellato con sei fendenti sotto gli occhi della compagna, Eleonora Turco, e delle due figlie, di 12 e due anni. In carcere il 19enne Alessandro Patelli, che abita nella stessa via. "Cosa è successo? Mi trovavo li perché volevo mangiare qualcosa seduto sui gradini (dove si è consumato il delitto). E’ un po’ il nostro ritrovo. C’erano anche il tunisino, sua moglie e i figli e volevano riposare. Io ho dato a lui il mio panino con il formaggio che avevo preso alla mensa, e lui mi ha regalato un paio di calzini bianchi. E poi ho visto quel giovane che usciva dal portoncino di casa, aveva il casco in testa. Io il coltello non l’ho notato. Ad un certo punto i due sono rotolati a terra, il giovane ha trascinato l’altro con se. La bottiglia della birra era a terra: si è rotta dopo. Poi? Quando ho visto il sangue ho cercato aiuto, ho chiamato i carabinieri (li vicino c’è la stazione) per far arrivare l’ambulanza. Il tunisino era sporco di sangue, appoggiato sulle gambe della sua donna. Tutto qui".

E scappa via: dall’altra parte della strada lo aspettano degli amici che come lui frequentano la stazione, uno dei punti cruciali della città. Zona di spaccio, di episodi di microcriminalità, come aggressioni, risse, liti. Ma domenica si è alzato il tiro. E per questo ieri mattina il prefetto, Enrico Ricci, ha convocato il comitato per l’ordine de la sicurezza. Il sindaco Giorgio Gori, è tornato sul grave episodio di via Novelli: "Un omicidio in città colpisce, addolora e desta inevitabile preoccupazione — sottolinea Gori — Quello avvenuto di via Novelli in particolare sconcerta per la dinamica dell’episodio, sotto gli occhi della moglie e dei bambini della vittima, ai quali va tutto il mio cordoglio, e per la giovane età del suo autore. Non sappiamo perché sia scoppiato il diverbio, se i due protagonisti dell’episodio si conoscessero. Quella di via Novelli è una zona “difficile“, spesso associata a problemi di sicurezza, oggetto per questo di particolare e assidua vigilanza da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale. Nulla tuttavia può giustificare un atto così efferato, che fa pensare piuttosto ad un momento di follia".