Nora Fiecconi morta in maxi tamponamento in A14: chiesto rinvio a giudizio per due automobilisti

Nell’incidente un anno fa perse la vita la vedova dello storico notaio bergamasco Alessandro Fiecconi

Maxi tamponamento sulla autostrada A14

Maxi tamponamento sulla autostrada A14

Bergamo – La Procura di Rimini ha chiuso le indagini sul maxi tamponamento in A14, avvenuto esattamente un anno fa. Nell’incidente morì Maria Eleonora Breccia Fratadocchi. Nora Fiecconi, 84 anni, era la moglie di un notaio storico di Bergamo, Alessandro Fiecconi, scomparso alcuni anni fa. La donna, originaria di Ancona, viveva a Bergamo da più di cinquant’anni. Nell’incidente, che si era verificato nel tratto riccionese dell’autostrada A14, erano rimaste ferite sei persone. In seguito allo schianto, Nora Fiecconi era stata trasportata in eliambulanza all’ospedale Bufalini di Cesena. Una corsa disperata verso l’ospedale con l’eliambulanza che si è rivelata inutile.

Il pm di Rimini Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio stradale dei due automobilisti che tamponarono l'auto sulla quale viaggiava Nora Fiecconi. Secondo la Procura infatti, nonostante le due auto procedessero entro i limiti di velocità consentiti in A14, in quello specifico frangente avrebbero dovuto rallentare perché la corsia era stata già parzialmente ristretta a causa di un precedente incidente.

Sullo stesso tratto di autostrada solo 15 minuti prima si era verificato un incidente tra una Mercedes e una Citroen, per cui visibilità e carreggiata, dove era stato sistemato un "moviere”, si erano notevolmente ridotte. Secondo la Procura il tamponamento si verificò proprio perché l'auto della Fiecconi, condotta da un autista mentre la donna era sul sedile posteriore, aveva correttamente decelerato finendo tamponata dalle due auto che seguivano invece a velocità regolare. L'udienza davanti al gup Raffaella Ceccarelli è stata fissata per il 2 luglio.