LAGLIO
"Mi dispiace se George Clooney lascerà il nostro paese, in questi anni ci ha dato una grande visibilità, ma attualmente abbiamo dei problemi più urgenti da affrontare. Ad esempio oggi (ieri ndr.) è una giornata di maltempo e siamo preoccupati per la tenuta della parte montana del paese. Il nostro è un territorio fragile e gli interventi da fare sono tanti". Insomma partito George Clooney, che dopo aver trascorso l’estate in paese, da luglio ad agosto, adesso è rientrato negli Stati Uniti con la famiglia, i problemi restano e il sindaco Giancarlo Premoli, che guida il paese dal maggio scorso, deve occuparsi degli altri 876 abitanti che sul lago ci vivono anche tutto il resto dell’anno.
"In tanti mi chiedono se l’ho mai incontrato dopo essere diventato sindaco del paese. La risposta è no, probabilmente anche perché non l’ho mai cercato. Lui è stato un cittadino importante per la nostra comunità, ma sono stato eletto per pensare anche a tutti gli altri e posso garantire che anche se la nostra è una piccola comunità i bisogni sono tanti. Al di là delle scelte individuali il suo addio, se confermato, ci spinge interrogarci sul futuro del turismo non solo in paese, ma probabilmente su tutto il lago". L’addio del divo George è l’ultimo scossone di un’estate che ha visto il Lario subire l’assalto di centinaia di migliaia di turisti, un tutto esaurito che si è tradotto in affari d’oro per gli operatori turistici ma anche in tanti disagi per i residenti. "Ho trascorso l’estate a dare multe alle auto parcheggiate ovunque, non solo nei posti riservati ai residenti, ma anche per strada. Non è solo una questione di Codice della strada, di mezzo ci va anche la sicurezza dei residenti perché non riuscivano a passare neppure le ambulanze e i mezzi di soccorso. Spiace dirlo ma alcuni turisti, in particolare quelli stranieri, non sempre hanno dimostrato rispetto per il nostro paese e i suoi abitanti: schiamazzi e feste fino a tarda notte, bagni proibiti all’alba nel lago. Qualcuno è convinto che i soldi permettano di fare tutto, ma non è così, le regole vanno rispettate. Credo che il turismo sia importante per Laglio, ma deve essere accompagnato dalla sostenibilità. Adesso toccherà a noi essere bravi ad andare avanti anche senza di lui". Roberto Canali