
La ferita era stata intubata nel reparto di Rianimazione del Papa Giovanni
Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente, un trauma cranico e facciale. Non ce l’ha fatta Odilia Viviani, la pensionata di 83 anni investita da un’auto giovedì sera intorno alle 18 a Sarnico, in via Donatori del Sangue, mentre attraversava le strisce pedonali, subito dopo aver lasciato la palestra dove si era recata per una lezione di ginnastica dedicata agli anziani: l’impatto è stato così violento che la donna è stata sbalzata in avanti per circa dieci metri. L’83enne è deceduta nella notte tra giovedì e ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stata trasportata in gravissime condizioni subito dopo l’incidente, a causa delle lesioni riportate. Inutili gli sforzi dei medici di salvarle la vita. L’area in cui è avvenuto l’incidente, proprio di fronte all’ingresso delle scuole elementari e medie, non lontano dall’ospedale Faccanoni, è particolarmente frequentata dai bambini e dai ragazzi degli istituti scolastici e proprio per aumentare la sicurezza sono stati installati una serie di dossi rallentatori prima delle strisce pedonali. Questi dossi hanno l’obiettivo di limitare la velocità delle auto in un tratto sensibile per la circolazione pedonale. Nonostante tali precauzioni, però, giovedì sera l’urto è stato particolarmente violento. I soccorsi sono giunti tempestivamente: l’auto-medicalizzata e l’ambulanza della Croce Blu sono intervenute subito, ma, viste le condizioni critiche dell’anziana, è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso, che è atterrato nel vicino campo sportivo.
La donna è stata portata in codice rosso (quello che contraddistingue le condizioni più gravi) all’ospedale di Bergamo, dove è stata ricoverata e intubata nel reparto di Rianimazione.
Al momento dell’incidente erano presenti poche persone sul posto, il che ha reso la dinamica dell’accaduto ancora incerta. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Sarnico che dovranno fare luce sull’ennesima tragedia della strada in provincia di Bergamo. Il lutto ha colpito i parenti e la comunità della stazione turistica del lago per una donna che si teneva ancora fisicamente attiva.